Calcio D, Forlì: Graffiedi sta conquistando tutti

La quiete prima della tempesta. Si sintetizza così la pausa che la Serie D si è presa prima del gran finale. Lo storico Torneo di Viareggio è stata l’occasione perfetta per riordinare un’ultima volta le idee guardando con fiducia alle ultime 10 giornate di campionato. È così anche per il Forlì che dopo lunghe settimane di impegni ravvicinati ha avuto la possibilità di lavorare a lungo sul campo cercando di recuperare gli infortunati e le energie di chi in queste settimane ha giocato tanto. Il rientro in campo è stato anticipato a sabato 26 ottobre alle 14.30 quando a Bagnolo in Piano i biancorossi saranno impegnati in uno scontro diretto che potrebbe sancire di fatto la parola fine nella lotta alla salvezza.

Le ultime due sconfitte hanno infatti in qualche modo rallentato la corsa di una squadra che sembrava ormai lanciata nelle parti più alte della classifica, anche se nella sostanza non è cambiato molto. Il margine sulla zona play-out è infatti rimasto di 8 punti e quello di ritardo sui play-off di 6 lunghezze. Serve però tornare al più presto a fare risultato per non ricadere in maniera istantanea nelle difficoltà affrontate prima dell’ingresso in panchina di Mattia Graffiedi. Un uomo di poche parole che ha però riportato grande serenità in gruppo, nonostante poi in campo le scelte ricadono più o meno sempre sugli stessi uomini. Così il discorso stanchezza prende peso in maniera sin troppo importante.

Un altro degli uomini che in questi mesi è riuscito a far rinascere dalle difficoltà la squadra è il direttore sportivo Carlo di Fabio. Autore di un paio di colpi ben centrati, specie nel ruolo di Under, su tutti Malandrino e Manara, oggi perni del progetto: «I meriti quando le cose vanno bene non sono mai del singolo - spiega Di Fabio - Ora vogliamo continuare a fare bene e in questi giorni ci siamo allenati tanto per farci trovare pronti ed essere protagonisti nel finale di stagione. Abbiamo cercato di recuperare gli infortunati che si stanno puntualmente inserendo nel gruppo. Il nostro primo obiettivo è quello di salvarci. Penso che servano 5/6 punti ancora per essere sicuri di aver centrato l’obiettivo. Per la rincorsa ai play-off penso sia un discorso difficile da affrontare e lo potremo fare solo tra qualche partita dopo aver sistemato le cose».

Poi continua iniziando a guardare al futuro, senza troppa lungimiranza.

«Con il materiale che si aveva a disposizione credo si sia fatto un lavoro egregio. Quando abbiamo messo Graffiedi sulla panchina pensavamo potesse fare bene e prontamente ha risposto presente. Penso che per il futuro sia un uomo che si terrà parecchio in considerazione, ma prima tutti i soci si dovranno riunire e scegliere una linea comune».

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