Calcio D, Erik Amedeo Ballardini: "Come corre il mio Forlì"

Era il derby dei derby, quello contro il Ravenna, per i fratelli Amedeo Erik ed Elia Ballardini, da ex e da residenti. Ed infatti l’hanno interpretato con l’adrenalina a mille ed una spasmodica determinazione tanto che proprio Amedeo, dopo soli otto minuti, si è preso un giallo dall’arbitro. Ma proprio dalla premiata ditta Ballardini è nato anche il primo gol del Forlì. Con Elia che si tuffa come un fulmine nello spazio verticale, attende l’arrivo del fratello cui cede il generoso omaggio per siglare la rete del vantaggio di una vittoria di capitale importanza per la formazione di Mattia Graffiedi. «È un successo che vale più dei tre punti conquistati - concorda Amedeo Ballardini - perché viene al termine di una settimana difficile con il lutto per la morte del direttore sportivo Carlo Di Fabio. E poi è determinante in chiave salvezza perché ci consente di compiere quel salto in avanti che elimina definitivamente parecchi patemi d’animo».

Il secondo successo consecutivo, dopo quello ottenuto sulla Tritium in trasferta. «Ci tenevamo parecchio a fare risultato e siamo doppiamente contenti cerchiamo di fare così in tutte le partite mettendoci come contro il Ravenna il cuore in una gara in cui abbiamo corso come animali».

In casa Forlì l’avevano preparata con l’intento di chiudere ogni spazio a Saporetti e soci approfittando, in attacco, delle occasioni derivanti dalle ripartenze. «Il Ravenna è una squadra che gioca bene a calcio e se gli concedi spazio non ti lascia scampo. Così il Forlì ha cercato di chiuderla limitandone al massimo l’azione e direi che siamo riusciti nell’intento».

Una vittoria da ex quanto vale? Ballardini junior, che a Ravenna non si era lasciato troppo bene, mantiene il sangue freddissimo: «Non ho pensato altro che a giocare una partita per la mia squadra senza pensare ad altri aspetti: l’unica cosa che contava era conquistare i tre punti che adesso ci permettono di stare più tranquilli, allontanano la zona rischio».

Al gol che ha sbloccato la partita, Amedeo Erik dedicata giusto una frase: «Ho visto Elia che si inseriva nello spazio, io l’ho seguito e il resto lo sapete».

La vittoria sul Ravenna alimenta anche un retro-pensiero su come sarebbe potuto essere il campionato del Forlì (quindi anche l’attuale posizione in classifica) se i Galletti avessero giocato sempre o almeno più spesso su questi livelli. Il più giovane dei fratelli Ballardini conclude in questo modo: «Non ritengo sia il momento di pensare a quello che è stato, anche perché si tratta in ogni caso di recriminazioni che lasciano il tempo che trovano perché ormai non si possono più cambiare le cose».

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