Calcio D, Elia Ballardini: "Forlì, entro 10 giorni sarò ai miei livelli"

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Nella terra di mezzo dove poter scegliere cosa e chi essere da grande. Un privilegio che il Forlì si è conquistato sul campo a suon di prestazioni e risultati. I due pareggi nelle insidiose trasferte di Prato e Sorbolo hanno dato continuità ad una squadra che continua a giocare per vincere. Domenica al Morgagni arriverà invece lo Scandicci in una di quelle partite con un unico risultato disponibile: la vittoria.
Nella gara di mercoledì scorso i Galletti sono comunque riusciti a creare discrete palle gol, per lo più grazie alla capacità di recupero palla nella metà campo avversaria. Proprio su questo aspetto del gioco si fonda anche il rischiare poco e sostanzialmente non subire mai gol. Il Forlì nelle prime 4 uscite del girone di ritorno ha avuto la miglior difesa del girone con appena una rete subito. Dato per nulla scontato e su cui ha senso ragionare. In mancanza di una punta in grado di garantire gol a profusione, oltre ad una presenza in area, i biancorossi si sono compattati dietro diventando sostanzialmente impenetrabili.
L’altra assenza abbastanza palese è stata quella di un play delle qualità di Nicolò Scalini in grado di gestire i ritmi. Il suo ritorno in campo dopo aver scontato la squalifica aggiungerà quel quid in più ad un reparto che inevitabilmente si è dovuto adattare alle necessità contingenti. Si è aggiunto infatti anche l’infortunio di Farneti, oltre ad un rientro inevitabilmente progressivo per Elia Ballardini: «E’ normale che non sia ancora nella miglior condizione possibile dopo tre mesi fuori in cui sostanzialmente non ho potuto correre un metro. Un rognoso problema al ginocchio che sono finalmente riuscito a sistemare e che ora posso sforzare. Chiedo sempre tantissimo a me stesso e quindi mi arrabbio per le mie attuali prestazioni. Penso comunque che nel giro di una decina di giorni, con la possibilità di giocare qualche spezzone di partita potrò tornare ai miei livelli usuali».
Poi Ballardini continua analizzando con occhio critico ed estremamente concreto da vero uomo di esperienza la situazione della squadra: «Non dobbiamo in alcun modo cadere nell’errore di guardare oltre quello che è il calendario sino a domenica. È stata questa la nostra forza in questa stagione e deve continuare ad essere così. Sono contento perché anche in campo ho ritrovato lo stesso Forlì di qualche mese fa, sempre propositivo nell’andare alla ricerca del risultato pieno come chiama il blasone ed il nome di questa piazza. Fossi in un tifoso sarei davvero contento, vede un calcio propositivo e risultati sicuramente di primissimo ordine».

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