Calcio D, Dossena: "Non accetto insulti ai giocatori del Ravenna"

Al Forlì oltre alla vittoria, tocca anche l’onore del primo clean sheet del campionato contro il Ravenna. I giallorossi debbono archiviare la prima partita senza reti all’attivo. Qualche tifoso pare non abbia gradito a fine partita la coincidenza del derby per questo passaggio a vuoto. Andrea Dossena chiede infatti una postilla finale dopo aver risposto alle domande in conferenza stampa: «Gli insulti ai giocatori dopo 17 risultati utili proprio non ci stanno. Se vogliono prendersela con me mi va benissimo, ma i giocatori non meritano un trattamento simile».

L’allenatore del Ravenna non ravvisa comunque alla base del risultato una mancata prestazione: «L’impegno è stato il solito. Purtroppo la gara è stata compromessa troppo presto nel punteggio. Sarebbe bastato rimanere sotto di un gol per vedere una partita diversa. Nel primo quarto d’ora abbiamo messo in difficoltà il Forlì, ma dopo il 2-0 le loro energie e la loro fiducia si sono moltiplicate. Ci sono state diverse cose che non abbiamo eseguito al meglio. Abbiamo sfruttato male diverse situazioni di superiorità numerica sulla fascia. La densità del Forlì era un problema e abbiamo cercato troppo di passare dal centro. Avremmo dovuto più di frequente portare l’azione da una parte per poi spostarla rapidamente dall’altra sul lato debole. Ma la palla non girava con sufficiente velocità per riuscire in questi cambi di gioco».

Qualche considerazione sui gol subiti: «La corsa e i movimenti di Elia Ballardini ce li aspettavamo. Devo rivedere il primo gol per capire come ci siamo comportati con la linea per cercare il fuorigioco. Sul secondo invece mi pare non siamo stati abbastanza attivi per contrastare la fase conclusiva dell’azione».

A questo punto il campionato sembra compromesso per il primato: «Mancano sette partite e non sono poche, ma non è mai stata questa la ragione principale del nostro impegno. Noi facciamo calcio in un certo modo, ci divertiamo a farlo, ci piace stare in gruppo per questo. Il risultato finale non è tutto».

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