Calcio D, Cappelli striglia Angelini: "Ho visto tanti errori"

Calcio

«Il presidente perdente non lo faccio, piuttosto resto a casa». In questa frase di Gianfranco Cappelli c’è tutta la delusione e la frustrazione per la sconfitta del Forlì sul campo del Cattolica. Un’altra battuta d’arresto, la sesta, che il numero uno dei Galletti un istintivo ma pieno di orgoglio e passione, questa volta non riesce proprio a metabolizzare. Dopo una serata in cui ha rimuginato sulla sconfitta e una mattinata di confronto soprattutto con il vice presidente Marco Casadei (contrario all’esonero di Angelini) la linea tracciata è quella di una fiducia dai contorni non ben precisati. «Giorno più, giorno meno, a questo punto cambia poco: vedremo con calma dopo aver valutato bene la situazione. Vedo che altre società a noi vicine hanno cambiato l’allenatore e non è stato un fatto traumatico per nessuno».

Fiducia a tempo per Angelini

Cappelli è sibillino: «Non so dire quanto durerà questo tempo. Domenica Angelini si rigioca tutto, sempre se ci arriva a domenica». Appare però difficile che Angelini venga sollevato dall’incarico in settimana visto che nessun tecnico è stato ufficialmente contattato. In più, cambiando due allenatori all’anno risulta complicato costruire un futuro identitario. Nel caso, comunque, l’identikit è già pronto: «Penso ad un allenatore di polso che sappia tenere forti le briglie della squadra». In cima alla lista c’è Agatino Cuttone, 61enne residente a Cesena e più volte accostato al Forlì per un matrimonio che non si è mai consumato. Ma quali sono le accuse che il presidente Gianfranco Cappelli muove ad Angelini? Eccole: «A mio avviso Angelini non ha più le idee chiare, ho come l’impressione che abbia perso le redini della squadra su come gestirla. È un ottimo allenatore ma per lavorare con i giovani. Adesso mi preme valutare bene e verificare in quali condizioni mentali sono i giocatori. A Cattolica ha mandato in campo una formazione sbagliata. Mi sono informato con altri allenatori e mi è stato risposto che Gigliotti non è un giocatore da far giocare sulla fascia, ma una mezzala, ed anche Ballardini è utilizzato fuori ruolo». Bruciano come paglia le sconfitte accumulate contro formazioni ritenute di “rango inferiore”. «Con tutto il rispetto, perdere contro Sammaurese, Progresso e a Cattolica non è da Forlì». E poi un ulteriore sussulto: «Investo somme importanti in questa squadra e un po’ di soddisfazione vorrei averla».

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