Calcio D, Cappelli: "A Forlì il gruppo si era sfaldato"

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È ancora tempo di rivoluzioni nel Forlì. Infatti c’è un nuovo arrivo, come anticipato dal Corriere Romagna, a rinforzare il pacchetto arretrato. Ecco Leonardo Longo 26enne di Fiesole, che può giostrare come difensore centrale o terzino destro, nello scorso campionato a Cesena (ma in carriera vanta 132 partite in Lega Pro) dove ha collezionato 21 presenze prima di essere fermato dal Covid e dalla miocardite. Ieri pomeriggio Longo ha sostenuto il primo allenamento agli ordini di Graffiedi. Lo ha annunciato il presidente Gianfranco Cappelli durante la presentazione di Amedeo Ballardini e Nicolò Scalini svoltasi nella sede di Er Lux partner sensibile ed affezionato del Forlì calcio da molti anni. Cappelli ha anche parlato di mercato aggiungendo.

Il presidente Cappelli

«Stiamo tentando di alleggerire la rosa e potenziare l’attacco per rinforzare la squadra ed uscire al più presto da questa situazione ma tutto ciò è anche rivolto al futuro. In questo senso posso promettere che mai più verrà smantellato un gruppo quando questo ha fatto bene ottenendo buoni risultati. Intanto mi congratulo con la Juniores che dopo la vittoria di Ravenna è sola in testa alla classifica».

Il presidente biancorosso ha commentato l’inizio sprint di Mattia Graffiedi (7 punti in 3 partite).

«Ha il merito di aver rispolverato l’aria frizzante che mancava ricomponendo il gruppo che si era sfaldato per incomprensioni fra vecchi e giovani».

Ballardini e Scalini

Il ricongiungimento familiare con Elia rende felice Erik Amedeo Ballardini 26enne di quattro anni più giovane del fratello.

«Avevamo giocato insieme solo un anno, a Ravenna in Lega Pro, sono arrivato a Forlì perché dopo un mese e mezzo di stop insieme al Carpi ho valutato la possibilità di interrompere il contratto. In cosa sono diverso da Elia? Lui è più bravo negli inserimenti e può giocare anche come terzino invece io sono più centrocampista e sto maggiormente dentro al gioco».

Nicolò Scalini, 26enne ex Lentigione, ha terminato il calvario personale.

«Mi sono rotto il crociato anteriore sette mesi fa, sinceramente pensavo fosse più semplice recuperare. A metà dicembre ho saputo della possibilità di venire a Forlì, una società seria e blasonata, quindi per me è stata l’occasione di avvicinarmi a Imola dove insieme alla mia famiglia sto iniziando una nuova attività. Ho trovato un gruppo forte».

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