Calcio D, il presidente Brunelli: "Ravenna, Gadda è l'uomo giusto"

Archivio

La difficile e complicata ripartenza del Ravenna dopo le due retrocessioni consecutive dalla Serie C sembrava avviata nel modo migliore con gli ingaggi di Andrea Grammatica e Andrea Dossena, direttore esperto il primo (reduce dall’esperienza di Siena), tecnico giovane ed ambizioso il secondo. Tuttavia, dopo una bellissima stagione a Ravenna, Dossena ha preferito tentare il salto di categoria personale, peraltro con eccellenti risultati, visto che il suo Renate guida la classifica del Girone A a pari punti con il Pordenone e davanti ad altri squadroni come Feralpisalò, Novara, Padova e Vicenza. Così la società del presidente Alessandro Brunelli è dovuta ripartire da capo, puntando peraltro su un altro tecnico, Cristian Serpini, reduce a sua volta dall’ottimo campionato sulla panchina del Lentigione. Il feeling giusto, però, evidentemente non è mai scattato e così è arrivato l’esonero da parte della società giallorossa.

Presidente Brunelli, un cambio di allenatore è sempre spiacevole per una società. Cosa pensate di avere sbagliato?

«In sede di campagna acquisti, la società ha avallato il programma proposto, condiviso da direttore sportivo e staff tecnico: al momento si deve prendere atto, amaramente, che le scelte che sono state fatte non stanno producendo i risultati attesi».

Dove non è riuscito a incidere Serpini, che pure era stato scelto con attenzione?

«Serpini proveniva da risultati eccellenti e rimane un ottimo tecnico: molto probabilmente in questi mesi non è riuscito ad ottenere dalla squadra quella disponibilità mentale necessaria ad applicare il suo metodo di gioco, al punto tale che troppi giocatori sembravano aver smarrito ogni sicurezza».

Come siete arrivati alla scelta di Massimo Gadda, che proprio ieri pomeriggio ha svolto il suo primo allenamento a Glorie?

«La squadra deve riacquistare certezze, equilibrio e cattiveria agonistica. Crediamo che Massimo Gadda, con il suo entusiasmo, il suo carisma, la sua esperienza e la linearità di pensiero che lo ha sempre contraddistinto sia l’uomo giusto per garantire tutto questo».

Questo Ravenna dà la sensazione di valere più di quanto abbia mostrato finora. Visto l’equilibrio tra le forze in campo, per lei può risalire la corrente con decisione?

«Tutti gli addetti ai lavori hanno riconosciuto in estate che i giocatori approdati a Ravenna hanno un passato eccellente e soprattutto godono delle condizioni migliori per svolgere il loro compito. Per risalire la classifica con decisione è indispensabile che tutti abbiano un radicale cambio di atteggiamento perché la Serie D attuale non può essere affrontata solo con il curriculum in mano: è necessario pestare, sudare ed anche sanguinare sul campo».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui