Calcio D, Botti e il momento d'oro del Ravenna

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Prosegue il momento d’oro del Ravenna, ma continua anche quello ricco di insidie per Federico Botti. Perché nelle sette partite vinte, fatta eccezione del secondo tempo sul campo del Lentigione, per il portiere giallorosso i pericoli arrivano sempre all’improvviso, sbucando dal nulla di una squadra avversaria chiaramente messa sotto a lungo ma capace poi di rialzarsi senza preavviso.

La cosa si è ripetuta per due volte nello spazio di quattro giorni, nei primi tempi a Sorbolo e al Benelli con la Correggese. E Botti si è fatto trovare pronto, salvando la porta in entrambi i casi. Le cose sono poi cambiate nei secondi tempi, perché per i primi 20-25 minuti con Lentigione e Correggese, il Ravenna ha subìto gli avversari e il lavoro per Botti non è mancato.

Se, però, contro la terza forza del campionato la reazione era stata messa in cantiere, la sofferenza vissuta contro la Correggese è stata maggiore rispetto alle attese. Ma questo è un altro discorso, con Botti bisogna invece parlare delle insidie che arrivano all’improvviso.

Soddisfatto a metà

Infatti, Botti comincia proprio affrontando questo argomento. «Quando si gioca in una squadra forte come è il Ravenna - dice il portiere giallorosso - magari si domina la partita ma all'improvviso arriva un'occasione da gol e allora devi farti trovare sempre pronto e reattivo. Contro la Correggese, ad esempio, eravamo in controllo ma poi sono riuscito a deviare una buonissima opportunità creata da un momento all’altro dagli avversari quando eravamo in vantaggio 1-0. I problemi veri sono arrivati poi nel corso della ripresa, quando evidentemente non siamo riusciti a rientrare in campo con la testa giusta ed avere la situazione in pugno come nella prima frazione».

Cifre alla mano, però, il Ravenna non può che essere soddisfatto del suo andamento. «Devo dire che non siamo contenti perché lavoriamo sempre per non prendere gol, invece la Correggese ha segnato ed è stata ancora pericolosa, però allo stesso tempo siamo soddisfatti per il risultato e per avere ottenuto un'altra vittoria. Quanto a me, sono contento per ora del mio rendimento, però i conti si faranno soltanto alla fine. Quello in cui vorrei migliorare ancora è la costanza nelle prestazioni, per ora il progresso più importante penso di averlo fatto nella lettura del gioco e nell’impostazione della manovra».

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