Calcio D, Ballardini: "Dimostriamo di valere la maglia del Forlì"

Vincere aiuta a vincere e certi avvenimenti fanno cambiare il corso della stagione. Solo una settimana fa il Forlì navigava in acque poco tranquille con una serie di tre sconfitte consecutive che stavano pregiudicando una rimonta intrigante. La scomparsa del direttore sportivo Carlo Di Fabio è stato a tutti gli effetti il clic per tornare a macinare punti e sognare in grande. Due vittorie consecutive senza subire gol sono tutto quello che serviva alla squadra per riprendere la propria marcia verso le zone più nobili della classifica. Da qui alla fine c’è tutto il tempo per continuare a correre, cercando di racimolare prestazioni importanti e soddisfazioni anche a livello personale.

Lo sa bene capitan Elia Ballardini che nelle ultime due partite ha cambiato marcia in maniera esponenziale, adattandosi da uomo prima che da giocatore alla situazione che si è venuta a creare. «Purtroppo già nella scorsa stagione venne a mancare una persona come Paolo Spada e non fu semplice. In questi momenti bisogna capire quello che sta succedendo in campo e quello che invece accade fuori. Per i giocatori più esperti come me forse è stato un po’ più semplice, ma mi sembra che la squadra abbia risposto nel migliore dei modi».

Poi continua analizzando quella che è stata la vittoria contro il Ravenna ancora ben impressa nella mente.

«È stata una vittoria importante, la più preziosa dell’anno. Davanti al nostro pubblico, contro il Ravenna lanciatissimo abbiamo fatto vedere di che pasta siamo fatti. Abbiamo messo il cuore e lottato su tutti i palloni. Penso davvero che sia stato un successo meritato».

Ora però è giusto guardare al futuro. Nelle ultime sette partite il Forlì potrà sostanzialmente giocare piuttosto libero di testa, puntando a fare qualche scalpo pesante, ma pensando a raccogliere quanto prima gli ultimi punti per la salvezza matematica. Ballardini ci tiene però a tenere alto il morale e fissa un obiettivo non solo numerico: «Nella mia carriera ho avuto la possibilità di giocare sempre per piazze e società a cui la Serie D deve star stretta. Questo mi ha portato ad avere la pressione e l’ambizione di scendere costantemente in campo per vincere. Una pressione che va gestita nel migliore dei modi, ma che allo stesso tempo ti stimola. Per questo dovremo scendere in campo dando sempre il 100% dimostrando di valere questa maglia e dimostrare agli avversari quanto può essere bello ed importante giocare per il Forlì».

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