Calcio D, Andreatini: "I giovani sono il futuro del Forlì"

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Due, in un solo colpo, dal settore giovanile all’esordio in prima squadra. L’orizzonte improvviso che si squarcia per Matteo Amaducci attaccante del 2003 e Federico Nisi centrocampista classe 2005 in una grigia domenica di autunno, contro la quotata Aglianese. «È meraviglioso non solo per i ragazzi ma per la società - dichiara il diesse Massimo Andreatini - constatare l’ottimo lavoro che viene svolto nel nostro settore giovanile. Mi congratulo con il responsabile Paolo Romani e Mattia Graffiedi allenatore della juniores. Proseguiamo con la filosofia di valorizzare giovani che abbiamo costruito ma che hanno radici e residenza a Forlì». Per il più giovane, l’esile sedicenne Federico Nisi che si è gettato nella mischia con la tempra del veterano possono aprirsi scenari ad ampio raggio. «Sto lavorando - annuncia Andreatini - ad un’operazione che potrebbe portare Nisi a calcare ben altri palcoscenici in quanto viene seguito da squadre di categoria superiore e non parlo di Lega Pro». Matteo Amaducci attaccante del 2003 è tornato alla base dopo aver disputato il girone di ritorno con la maglia della Reggiana Primavera. «Ha esordito in un ruolo non suo (esterno di centrocampo, ndr) ma di cui, in futuro, potrebbe diventare interprete, con umiltà e spirito di sacrificio si è messo a disposizione della squadra. Più in generale, posso aggiungere, che entrambi Amaducci e Nisi sono ragazzi con la testa sulle spalle a cui le rispettive famiglie hanno inculcato principi sani che certo non si perderanno per strada per futili motivi». Il diesse rivendica il modus operandi come metodo. «Certamente in serie C è più facile valorizzare i giovani per gli incentivi che vengono concessi ma da parte mia in tutte le società in cui ho lavorato ho portato questo fattore come metodo di lavoro».

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