Calcio D, anche il Forlì ha sfilato in piazza per "Miss Romagna" - Gallery

Una... passerella di fine estate per il Forlì. Mercoledì sera Infine, la squadra biancorossa è stata protagonista a “Miss Romagna” sfilando al fianco delle concorrenti in piazza Saffi.

Un Forlì che al 9 settembre ha il sorriso stampato sul volto. Frutto soprattutto della vittoria all’esordio, ma anche di un’estate tranquilla all’insegna del lavoro sotto traccia e dei proclami mai troppo sopra le righe. Il merito è anche di Sandro Cangini, l’uomo arrivato a giugno per rifondare che ha dato forma alle idee e consegnato una squadra competitiva al confermato tecnico Mattia Graffiedi. Giustamente oggi il direttore sportivo si gode le sue scelte e guarda con fiducia al futuro. «Sono arrivato con un obiettivo abbastanza chiaro: rivoluzionare e ringiovanire. Sono contento della squadra che ho messo nelle mani di Mattia con cui c’è stato un confronto continuo. Rispetto alle ultime stagioni non ci saranno certo i nomi altisonanti, ma un gruppo di buoni giocatori che dovranno crescere per essere protagonisti nelle parti più nobili della classifica. Credo che di partenza ci siano 7-8 squadre con un roster simile o addirittura superiore al nostro. Quindi ci aspetta tanto lavoro sul campo».
Poi il direttore continua analizzando quello che è successo nelle prime settimane della stagione. «L’attacco è stato il reparto che ha visto il maggior numero di cambiamenti. A questo si aggiunge la sfortuna di perdere a lungo due pedine importanti come Manara e Tascini ovvero i due uomini con maggior istinto in area. Ci siamo adattati cercando di costruire quella competenza che in una serie D è fondamentale».
L’altro grande tema dell’inizio dell’estate erano i giovani e il fattore “forlivesità”. «Al momento bisogna andare oltre l’aspetto dell’Under del 2004 perché gli equilibri sono in fase di definizione. Certo, avere un ragazzo come Eleonori, così giovane e prodotto del nostro vivaio in campo è motivo di orgoglio. Così come lo devono essere i tanti altri ragazzi che nel tempo sono usciti dal settore giovanile ad esempio Rrapaj, Ravaioli, Marzocchi, Sedioli, sono davvero tanti e questo è un segnale del fatto che si sta lavorando bene».

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