Calcio D, 40 anni e non sentirli. Longobardi: "Forlì, ora avanti così"

Una prodezza senza tempo ed una rete di valore quella della vittoria sul Sasso Marconi. Christian Longobardi a quasi 40 anni (li compirà il 18 giugno) dimostra come il lavoro e la disciplina anche fuori dal campo sia l’antidoto per sconfiggere l’usura del tempo. «In certi momenti conta più l’istinto che il ragionamento ed è a quello che mi sono affidato, così ho cercato di prendere il tempo al difensore e ho deviato la palla sul palo più vicino».
Una rete fondamentale in uno scontro diretto.
«Una realizzazione che vale tre punti e per me molto importante. Entrare e dopo otto minuti diventare protagonista con il gol decisivo è un’emozione anche a 40 anni. La squadra aveva costruito una grande quantità di palle gol e la vittoria è più che meritata».
L’ex sammarinese ha un ruolo importante anche all’interno dello spogliatoio.
«Cerco di dare una mano alla squadra ed aiutare i giovani con cui parlo spesso, a crescere. Poi per me giocare 5 minuti o 90 non cambia l’approccio alla partita verso cui ho un modo di prepararmi tutto mio, durante la settimana. Ormai ho un’età che mi conferisce una buona dose di serenità. Anche se in fondo vorrei ancora giocare tutti i 90 minuti».
Con Graffiedi il Forlì ha voltato pagina come se fosse un’altra squadra, visto che viaggia a 2 punti di media a partita.
«In effetti è iniziato un percorso completamente nuovo in cui il gruppo sta mettendo il massimo delle energie ed i risultati ci hanno permesso di risalire la china della classifica senza però essere ancora completamente fuori dalla zona calda. Il campionato è ancora lungo occorre proseguire su questa strada».
Il Forlì è passato attraverso tante difficoltà negli ultimi anni che Longobardi ha vissuto in prima persona.
«Non sempre sono stato in accordo con quello che è successo ma sono rimasto coerente con la mia scelta iniziale e non ho pensato di lasciare».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui