Calcio Coppa Italia Serie C, il Rimini all'assalto del Vicenza

Rimini Calcio

In una serata che si preannuncia fredda e piovosa, il Rimini cerca un posto al sole in coppa Italia Serie C e alle 18 (arbitra Vergaro di Bari) attende il Vicenza di Modesto, che nella stessa competizione ha già sconfitto ed eliminato i biancorossi quando allenava il Cesena (nel 2019, triangolare con la Vis Pesaro). Acqua passata, i biancorossi nel percorso attuale hanno eliminato in maniera convincente due squadre blasonate come Ancona e Cesena e adesso cercano il tris. L’allenatore Marco Gaburro mette subito in guardia i suoi giocatori. «La Coppa è una manifestazione completamente diversa rispetto al campionato e dobbiamo affrontarla nel modo giusto cercando di passare il turno. Dovremo dare il massimo e giocherà chi secondo me può fare meglio in questo momento. Sarà una partita delicata e impegnativa, ci vuole pulizia di testa, libertà di interpretazione e giocata».

L’ultimo precedente infuocato, seppur in amichevole, sorride ai biancorossi romagnoli che al Menti il 27 agosto hanno vinto 2-1 grazie alle reti di Tonelli e Santini. Proprio il bomber accese la miccia (non fu l’unica) nel convulso finale andando a esultare sotto la curva dei padroni di casa dopo una marea di insulti ricevuti. Una partita che di amichevole ha avuto solo la dicitura, considerando i sette ammoniti e i tre espulsi: Laverone, Santini e l’ex allenatore dei vicentini Baldini. «Il precedente non ci può influenzare perché il principale coinvolto è assente per squalifica – sorride il tecnico – tra l’altro abbiamo ricevuto due rossi, anche ingiusti, che sono costati più a noi. L’unico pensiero dovrà essere quello di fare bene, dicono che la Coppa non conta solo quelli che vengono eliminati. Finora abbiamo affrontato due squadre blasonate come Ancona e Cesena, adesso ne arriva un’altra e serve come stimoli ed esperienza».

Il Vicenza è una corazzata che deve cercare di risalire la china nel girone A con la vetta lontana sei punti, comunque un obiettivo alla portata. «Sappiamo chi andiamo a incontrare, conosciamo le loro individualità e dopo aver cambiato guida tecnica giocano in maniera diversa, ma più che altro come filosofia, perché il passaggio dal 3-5-2 al 3-4-2-1 cambia poco nella sostanza. Adesso il Vicenza va più uomo su uomo, aggredisce a tutto campo, si comporta in maniera simile al Cesena in fase difensiva ma secondo me ha più qualità di palleggio rispetto alla squadra di Toscano. Dovremo essere bravi a pressarli usando le nostre armi, si preannuncia una partita di intensità al cospetto di un’avversaria molto forte con la scintilla dell’ultima vittoria contro la Virtus Verona che le ha donato entusiasmo».

A livello di assetto il Rimini proseguirà sulla strada del 3-5-2: «Non siamo pronti per tornare al 4-3-3, non abbiamo ancora recuperato a tempo pieno gli esterni ma possiamo pensare ad un’alternanza nella coppia. Poi uno come Piscitella può fare meglio da quinto di centrocampo. A livello di interpreti ci saranno diversi cambiamenti: la Coppa servirà sia per recuperare la condizione sia per mettersi in mostra».

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