Calcio C, Zaccagno: "Rimini, non vedevo l'ora di tornare"

Non è bastato per ritrovare la sospirata vittoria però il ritorno in campo di Andrea Zaccagno è stato sicuramente una delle note liete del punto casalingo acciuffato in rimonta contro la Lucchese. Il portiere veneto infatti non giocava una gara ufficiale dal 26 novembre scorso, giorno della sconfitta contro la capolista Reggiana che costrinse i biancorossi a terminare l’incontro con Vano in porta alla luce delle sostituzioni terminate. Uno scontro fortuito con Varela e otto partite saltate dal talentuoso portiere scuola Padova e Torino. La frattura scomposta con deviazione del setto nasale adesso è sotto controllo: «Sono contento, stavo aspettando da tempo il ritorno. All’inizio sembrava si trattasse di una frattura composta, infatti dovrò effettuare ulteriori controlli e sento un leggero dolore facendo alcuni movimenti. Di fatto sono rimasto completamente fermo solo una settimana perché avevo il viso gonfissimo, poi grazie a una maschera mi sono allenato per non perdere il ritmo. Dalla sfida contro il Cesena (8 gennaio, ndr) ero pronto ma ho potuto riprendermi con più tranquillità grazie alle prestazioni di Galeotti. Ovviamente adesso che sono tornato spero di giocare il più possibile».

Sabato incolpevole sul gol di Mastalli e decisivo con l’intervento su Alagna, per il resto il portiere classe 1997 ha fatto sembrare le cose semplici anche se il Rimini ha corso più di un rischio. «In occasione del colpo di testa potevo farci poco, l’ha girata bene ed era molto angolata. La parata più difficile è stata quella su Rizzo Pinna, in un primo momento volevo uscire ma sono stato bravo a tenere la posizione e fortunato perché il centrocampista mi ha calciato addosso».

Il Rimini nelle ultime cinque partite ha sempre subìto gol ma soprattutto sembra aver perso la solidità dei giorni migliori. «Forse nel girone d’andata abbiamo concesso di meno, siamo stati più bravi ma anche più fortunati e in questo ultimo periodo ad ogni minima occasione rischiamo qualcosa. Sembrano frasi fatte ma è la verità: dobbiamo rimanere tranquilli e lavorare come abbiamo sempre fatto».

Torna ovviamente di moda adesso il tema della sana rivalità sportiva con Galeotti. «Nel nostro lavoro la competizione c’è e ovviamente ti stimola. Cesare ha dimostrato di essere un ottimo portiere, non sarà facile ma dipenderà dalle mie prestazioni, poi sarà Gaburro a decidere. Il fatto che siamo entrambi forti spinge ancora di più a dare il massimo, certo troppa alternanza però non fa bene».

Ora si viaggia verso Alessandria dove domani pomeriggio ci sarà il match contro i grigi in netta ripresa: «Il girone di ritorno è totalmente diverso. I piemontesi vengono da un ottimo momento, dovremo mostrare la giusta cattiveria».

Maniero-Lovisa,colloquio a Padovaper Magnaghi

Padova-Pordenone come contorno: il piatto forte era infatti l’attaccante Simone Magnaghi, classe 1993, di proprietà dei friulani. Ieri il diesse Maniero ha assistito al match clou del girone A e a fine partita ha incontrato il presidente dei ramarri Mauro Lovisa. Dopo gli arrivi di Pasa nell’estate scorsa e di Biondi qualche settimana fa, ora si è parlato di Magnaghi, reduce da un infortunio alla coscia (tra 10 giorni sarà pronto). L’anno scorso ha segnato 16 gol in 37 gare a Pontedera.

MORTO L’EX CHIMENTI

Vito Chimenti, 69 anni, ex attaccante divenuto famoso per la “bicicletta” (alzava la palla di tacco sopra la testa saltando il difensore in corsa) è morto ieri negli spogliatoi del campo sportivo di Pomarico (Matera), prima della partita di Eccellenza Pomarico-Real Senise, che è stata poi rinviata. Chimenti, tecnico delle giovanili del Pomarico, era nato a Bari nel 1953, ed era stato anche a Rimini nelle vesti di vice allenatore. La sua esperienza in biancorosso fu molto breve: arrivò nell’estate 1996 al fianco di Florimbi e i due furono esonerati a inizio ottobre.

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