Calcio C, Viali: "Cesena, obiettivo minimo il terzo posto"

Questi dovevano essere i giorni di vigilia della gara contro l’Imolese. Invece il prolungamento della sosta ha rinviato ogni discussione sul derby romagnolo e per la prima conferenza stampa del 2022 di William Viali c’è ancora spazio per parlare di Covid, mercato e nuova proprietà.

Buongiorno Viali, ad una settimana dal ritorno in campo come è la situazione Covid?

«Dopo i primi due, oggi (ieri, ndr) si è negativizzato un altro giocatore e altri due, tra domani e lunedì, avranno il tampone di uscita. Se va tutto bene, dalla prossima settimana, quando inizieremo la preparazione per la gara contro la Viterbese (del 22 gennaio, ndr) dovremmo essere al completo, compresi gli infortunati, ad eccezione di Mulé, che starà fuori almeno per tutto gennaio».

Lo spogliatoio come ha vissuto di fronte al rischio di nuovi contagi?

«Come spogliatoio, nel senso di locale, non è stato vissuto perché fino alla fine del secondo giro di controllo i giocatori, per motivi di sicurezza, venivano al campo già cambiati e andavano a fare la doccia a casa. Questo ci ha consentito di limitare le positività a cinque, ma nello stesso tempo personalmente mi è mancato il contatto con i ragazzi che dopo l’allenamento andavano subito via».

Tornerete a giocare ad un mese esatto dall’ultima partita a Gubbio, come vi state preparando al tour de force che vi aspetta?

«A differenza della passata stagione, oggi tutte le squadre devono recuperare le gare annullate, quindi giocheranno con gli stessi ritmi e le partite saranno più equilibrate. Inoltre, grazie ai vaccini, quest’anno chi da noi è stato contagiato non ha avuto sintomi e ha recuperato velocemente. E se dovessero esserci dei problemi non saranno così gravi. Un anno fa, invece, il Covid ha condizionato anche dopo le guarigioni: ci sono state tante lesioni, cali drammatici di condizione e a qualcuno addirittura è stata tolta l’idoneità fisica (Longo, ndr)».

Dopo lo scivolone inatteso di Gubbio, come ripartirà il Cesena?

«Spero di ripartire da quanto fatto di buono nel girone di andata, migliorando qualche situazione e avendo qualche scelta in più nella squadra. Nel ritorno solitamente le partite cambiano e diventano più spezzettate con meno spazi a disposizione e quindi più complicate da sbloccare. E anche il mercato cambierà gli equilibri».

Il mercato cambierà anche il Cesena? Teme di perdere qualche pezzo pregiato?

«Sulle uscite sono tranquillo, credo che nessuno dello zoccolo duro voglia lasciare questo gruppo. Poi ovviamente qualcuno meno contento ha chiesto di avere più spazio da altre parti. In entrata, la società ha dimostrato grande disponibilità ad ascoltare me e il direttore Zebi, non solo per sostituire i partenti, ma anche per migliorare e completare l’organico dove abbiamo avuto dei limiti nel girone di andata, come in avanti, dove numericamente siamo corti».

Come è stato il primo approccio con la nuova proprietà?

«Consentitemi prima di ringraziare e salutare, a nome di tutto il gruppo squadra, Patrignani che non è più presidente. Quanto ai nuovi proprietari, confermo la prima impressione avuta, cioè grande entusiasmo da parte del presidente Lewis e di Agostini nella sua nuova veste di supporto tecnico e di confronto. Sanno che iniziare una stagione a gennaio non è come a luglio, ma non intendendo vivacchiare in attesa di ripartire in estate. Questa squadra ha creato delle occasioni e anche loro vogliono cavalcarle fino in fondo. Se non sarà possibile nella stagione regolare, ci proveremo nei play-off e per questo il primo obiettivo è mantenere almeno il terzo posto. Da quando si sono insediati, ci vediamo e ci confrontiamo tutti i giorni sul mercato e sulla parte tecnica a 360 gradi, anche a livello organizzativo e di strutture per migliorare il lavoro della squadra».

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