In attesa di scoprirne le qualità sul campo, sul conto di Ivan Varone si può già azzardare una previsione senza il rischio di sbagliare: al centrocampista napoletano non manca la pazienza. L’estenuante attesa, cominciata quando Fabio Artico e Domenico Toscano hanno scelto di affidargli la maglia del Cesena per la prossima stagione, è durata praticamente un mese, durante il quale Varone si è sempre allenato duramente da solo, come documentato da un video postato sui social lo scorso 8 agosto e accompagnato da un commento eloquente: “Stanco di aspettare”. L’attesa è finita ieri, quando l’ex reggiano ha effettuato le visite mediche e si è affidato nuovamente ai social per postare una foto altrettanto eloquente: l’imponente Cavalluccio bianconero che domina la rotonda Edmeo Lugaresi. Stamattina il Cesena depositerà e ufficializzerà il biennale fino al 30 giugno 2025 proprio mentre Varone varcherà per la prima volta i cancelli di Villa Silvia per il debutto con i nuovi compagni.
I cambiamenti
Esperienza, solidità, ma soprattutto centimetri e inserimenti. Nell’identikit del nuovo centrocampista che cercava Toscano c’erano questi quattro segni particolari, che si sposano molto bene con Varone. Trentuno anni tra poco di più di un mese (è nato l’11 ottobre 1992 a Napoli), le misure ufficiali dicono 185 centimetri di altezza per 75 chili di peso, numeri che nessun centrocampista del Cesena può vantare. Allo stesso tempo, nel reparto mediani di Toscano, nessuno è stato capace di segnare 12 gol nelle ultime due stagioni consecutive giocate in Italia, prima del trasferimento in Grecia, dell’infortunio al crociato e della rapida esperienza dello scorso anno (girone di ritorno) a Novara. Insomma, Varone è un giocatore completamente diverso rispetto a profili compassati come Bianchi (che ha liberato il posto al napoletano trasferendosi al Padova) o a centrocampisti di taglia inferiore come De Rose e Saber, che tra l’altro in carriera hanno segnato molto meno, per non parlare del giovane Francesconi o di Bumbu e Berti, che però Toscano utilizza più avanti come trequartisti.
Le soluzioni
Con il cambio Bianchi-Varone è stato completato il centrocampo, un reparto che rispetto a un anno fa ha perso due giocatori agli antipodi: il deludente ex capitano, titolare nella prima parte della stagione e progressivamente sparito dai radar nel ritorno, e il sorprendente Brambilla, che ha vissuto una stagione 2022-2023 al contrario, partendo in panchina e chiudendo da titolare. Con la “promozione” di Francesconi, che resterà in pianta stabile in prima squadra dopo l’ottimo antipasto in Coppa Italia, il pacchetto dei centrali è al completo e più completo. Non c’è più un regista puro, bravo nel fraseggio ma anche macchinoso come Brambilla, cresciuto sensibilmente nella scorsa stagione, ma ci sono due profili che si sposano bene con il calcio di Toscano: Francesconi e Varone garantiscono meno geometrie, ma sono superiori come dinamismo, garra e impatto fisico rispetto alle “2B” di un anno fa.
In un’estate 2023 molto diversa dalla scorsa, quando il Cesena non venne ritoccato come oggi ma completamente rivoluzionato (18 volti nuovi) rispetto alla stagione precedente, c’è un punto in comune che accompagna le due finestre di mercato: sia Stefanelli un anno fa che Artico in questi due mesi hanno acquistato numerosi calciatori che già in passato avevano vinto il campionato di C (stagione regolare o playoff) festeggiando la promozione in B, l’obiettivo di un anno fa (sfumato due volte sul più bello) e della nuova stagione. Anche le ultime due new-entry, Kargbo e Varone, sanno come si sale in Serie B sul campo: entrambi sono stati due grandi protagonisti della penultima promozione tra i cadetti della Reggiana, nella lunga estate 2020, quando la squadra emiliana vinse la finale playoff contro il Bari proprio con un gol dell’attaccante della Sierra Leone. A proposito di punte arrivate quest’anno, anche Roberto Ogunseye ha già vinto la C in Emilia: lo ha fatto due anni fa a Modena, battendo in volata la Regia. Assieme a lui, da gennaio, c’era Matteo Piacentini, mentre l’altro Matteo (Pisseri) è stato promosso in B con l’Alessandria di Fabio Artico nella stagione precedente. L.A.M.