Calcio C, un Cesena da 2,20 punti a gara con Prestia in campo

Negli ultimi due pomeriggi che ha trascorso al Manuzzi, Giuseppe Prestia ha improvvisamente modificato le proprie abitudini scoprendosi (anche) goleador, prima contro la “sua” Alessandria a metà dicembre e poi nel derby di domenica contro il Rimini. Ma la specialità della casa del ministro della difesa del Cesena non è scardinare la porta che gli sta davanti, ma sigillare la porta che gli sta dietro, una missione che gli riesce sempre molto bene. Aiutato da un reparto ben assortito e oggettivamente affidabile, come suggeriscono i numeri del Girone B (solo l’impermeabile Reggiana ha subìto meno gol del Cavalluccio), l’insuperabile Prestia è ben presto diventato un autentico fattore nell’economia del campionato del Cesena, il classico baluardo insostituibile all’ombra del quale trovano conforto gli ormai abituali compagni di reparto Ciofi e Mercadante, senza dimenticare Tozzo.

Media-punti da B

La storia del campionato dice che Prestia ha disputato 15 partite su 21 tutte da titolare, saltando 5 gare per infortunio e una per squalifica. Con il gigante di Palermo in campo il Cesena viaggia più forte della Reggiana e, media-punti alla mano, sarebbe primo in classifica. Basta armarsi di carta, penna e calcolatrice per fare due conti. Cominciamo dalle partite: l’ex Alessandria ha debuttato contro la Carrarese giocando regolarmente le prime tre partite di campionato (contro apuani, Rimini e Torres), poi ha saltato cinque gare (Fermana, Pontedera, Recanatese, Siena e Imolese) in seguito a un guaio muscolare rimediato nella sfortunata ripresa contro i sardi. Rientrato proprio nello scontro diretto dell’andata contro la Reggiana, da quel giorno il numero 19 è finito ai box solo una volta (Lucchese-Cesena) giocando per intero le altre 12 partite. Quando Mimmo Toscano ha affidato le chiavi del reparto a Prestia, il Cavalluccio ha conquistato 33 punti in 15 partite, procedendo all’eccellente velocità di 2,20 punti a gara. La capolista Reggiana, che oggi ha fatto il vuoto in classifica, viaggia a 2,19 punti di media a partita dopo 21 giornate. Con Prestia in campo il Cesena ha incassato 9 gol, anche se in realtà sarebbero 8, in quanto il sorpasso della Carrarese alla 1ª giornata (Bozhanaj-gol) arrivò dopo la sua uscita dal campo, e di conseguenza andrebbe aggiunto un punticino ai 33 totali, che aumenterebbe ulteriormente la media-punti. La porta, invece, è rimasta chiusa in 8 match su 15.

Andamento lento

Il passo del Cesena cambia drasticamente quando Prestia è fuori. Nelle 6 partite senza di lui sono arrivati solo 8 punti. Tradotto: quando non gioca Prestia, il Cavalluccio conquista un punto in meno a partita, passando da 2,20 a 1,33. Tanto per fare un esempio, il difensore era assente per infortunio a Fermo alla 4ª giornata e per squalifica a Lucca due mesi fa: sono queste due delle quattro gare perse dalla Romagna bianconera, due partite nelle quali il suo sostituto naturale (Ivan Kontek, ceduto la scorsa settimana al Foggia) ha sempre fatto rimpiangere il titolare, avendo caratteristiche completamente diverse e non riuscendo a trovare feeling con le richieste di Toscano. Meglio di Kontek ha fatto Celiento. Dopo essersi scrollato la ruggine iniziale, l’ex Bari ha guidato il Cesena con Pontedera, Recanatese, Siena e Imolese prima di infortunarsi e di rientrare (fuori condizione) nella fatal Lucca, quando l’assenza di Prestia (e di Ciofi) ha pesato tantissimo.

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