Migliorata nelle prestazioni ma non nei numeri, che alla fine sono sempre quelli che contano. L’Imolese che domani affronterà il Gubbio sa bene che la gara contro gli umbri deve essere quella della svolta che finora è mancata, visto che i risultati del girone di ritorno sono desolanti e certificano tutte le difficoltà dei rossoblù. La vittoria con il Fiorenzuola e il pareggio a Recanati hanno infatti portato all’Imolese i soli 4 punti della fase discendente del campionato: un dato che è il peggiore del girone visto che nei bassifondi tutti (Montevarchi a parte, che ha conquistato solo un punto in più dell’Imolese), gli altri sono andati in doppia cifra quanto a punti conquistati. Insomma, adesso bisogna darsi una mossa prima che sia troppo tardi o prima che la classifica peggiori ancora nel caso in cui arrivi la penalizzazione per la mancata produzione secondo i tempi richiesti dalla Coaps dei documenti necessari a certificare il rating bancario della “Deni-Callari ed associati”.
L’Imolese domani deve fare qualcosa che, ormai da oltre 4 mesi, non le riesce ovvero vincere una partita: l’ultimo successo casalingo rossoblù risale infatti ad un girone fa, quando i rossoblù si imposero sulla Carrarese con il gol realizzato nel recupero da Stijepovic. Da allora, il pareggio con la Vis Pesaro ad inizio dicembre è stata l’ultima occasione senza sconfitta al Romeo Galli per un’Imolese che poi le ha perse tutte: la squadra rossoblù è infatti reduce da 5 sconfitte casalinghe consecutive. Chiaro, quindi, come adesso, con la “doppietta” Gubbio-Fermana all’orizzonte all’ombra del Castellaccio, ci sia bisogno assoluto di tornare a fare punti per restare in corsa all’interno di una volata salvezza nella quale praticamente tutte le coinvolte hanno cominciato a correre da almeno un mesetto.