Calcio C, tifosi allo stadio: solo la Reggiana meglio del Cesena

Lontanissima in campo, decisamente più vicina sugli...spalti. Se in classifica la capolista Reggiana sembra irraggiungibile, con 9 punti di vantaggio accumulati dopo 20 giornate, osservando le tribune e di conseguenza l’affluenza negli stadi, la forbice che separa la Regia e il Cesena è decisamente meno ampia. Come documentato dal sito specializzato StadiaPostcards, che ogni settimana inserisce le cifre ufficiali degli spettatori nei campionati professionistici italiani, il Manuzzi si sta avvicinando con passi da gigante al Mapei Stadium, che ad oggi resta lo stadio più frequentato del girone B di serie C.

Lotta a tre

Dopo le prime 9 partite del girone d’andata, il Cesena ha superato contro il Siena il muro dei 4.000 spettatori di media a partita. Per l’esattezza, all’Orogel Stadium entrano 4.023 persone a gara, un dato che vale ai bianconeri il secondo posto in classifica alle spalle della Reggiana, che guida a quota 4.571 spettatori di media a partita. Sul terzo gradino del podio c’è naturalmente il Modena, che ha leggermente rallentato dopo una partenza turbo: sono 3.791 gli spettatori che entrano al Braglia in una singola partita. Proprio al Braglia si è giocata la gara più vista del girone (il derby contro la Reggiana della seconda giornata di andata ha portato allo stadio 7.781), mentre Reggiana-Cesena è subito dietro con 7.638 spettatori. Rispetto al Mapei Stadium e al Braglia, il Manuzzi arriva di rincorsa: nelle prime quattro giornate di andata (contro Gubbio, Imolese, Modena e Ancona Matelica) gli ultras del Cavalluccio non erano entrati, una scelta che ha naturalmente condizionato il botteghino. Nelle prime due gare casalinghe (con poche decine di tifosi ospiti in curva Ferrovia) sono entrati appena 2.416 e 2.259 tifosi, cifra leggermente cresciuta contro il Modena (3.535, turno infrasettimanale senza ultras) e Ancona Matelica (5.325, con 1.600 tifosi marchigiani in curva ospiti e la curva Mare ancora fuori). Da Cesena-Pontedera in poi è sempre stato sfondato il muro dei quattromila, con il picco (5.016) fatto registrare contro il Pescara. Nel 2022 il Cesena potrà puntare al sorpasso sulla Reggiana, forte del derby contro gli emiliani al Manuzzi, anche se la stessa Regia avrà il 2 febbraio l’attesissima sfida contro il Modena, che vale una stagione e per la quale sono stati già venduti più di 5.000 biglietti. Attenzione, però: la riduzione dal 75 al 50 per cento della capienza degli stadi, introdotta durante le Feste, potrebbe condizionare i dati del girone di ritorno.

Gli altri gironi

Confrontando i dati ufficiali con gli altri due gironi di C, si può notare una clamorosa differenza tra Nord e Sud. Nel girone A il Cesena sarebbe primissimo e non avrebbe proprio rivali. Basti pensare che al comando c’è il Padova con appena 1.831 spettatori di media a partita all’Euganeo. Sul podio ci sono le altre due squadre che superano quota mille: Piacenza a 1.522 e Mantova a 1.061, mentre tutte le altre 17 squadre si fermano in tripla cifra. La partita più vista del girone A è stata Padova-SudTirol, cioè seconda contro prima: all’Euganeo c’erano appena 3.042 spettatori. Un altro dato per chiudere: nelle 180 gare del girone B sono entrati allo stadio complessivamente 274.800 spettatori contro i 111.858 del girone A. Rotolando verso Sud, la tendenza cambia anche se solo due squadre superano il Cesena: si tratta della capolista Bari, che porta al San Nicola 8.840 persone a partita e del Palermo, che si ferma a quota 5.468, mentre al terzo posto c’è il Taranto, che fa peggio della Romagna bianconera (3.562). Le due gare più viste sono state anche le due sfide più calde e sentite: Bari-Foggia con 20.431 tifosi e Catania-Palermo con 9.239 spettatori. In totale, nel girone C, sono entrati 409.549 tifosi in 180 partite. Quasi un altro mondo.

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