Calcio C, Schachner? No, il primo austriaco del Cesena fu Stürmer

Il primo fu Karl Stürmer. Il tecnico viennese inaugurò il ridotto elenco di bianconeri provenienti da oltre il Brennero.

Maestro viennese

Il “maestro di calcio” austriaco vantava un ricco passato in Italia come allenatore sulle panchine di Juventus (in seconda), Torino e Lazio. Era il 1942 quando il Conte Alberto Rognoni lo ingaggiò. «Quando andai a Verona - ricordò sulle pagine del Guerin Sportivo - a fare il contratto con Stürmer, il vecchio mago mi chiese bruscamente “Dov’è suo papà?”. Ma gli piacque l’idea di avere un presidente che gli poteva essere nipote. Stürmer è stato tutto per il Cesena». Se come allenatore della prima squadra, all’epoca in Serie C, i risultati furono modesti, il suo contributo fu fondamentale per la creazione del primo strutturato vivaio bianconero. A Cesena concluse la sua carriera prima di venire ucciso l’anno seguente a Faenza in circostanze rimaste incerte.

Bisonte austriaco

Per rivedere un austriaco in bianconero si dovette attendere il 1981 con l’arrivo di Walter Schachner, il primo straniero dopo la riapertura delle frontiere, già protagonista con la sua Nazionale ai Mondiali del 1978. Quando il Cesena lo acquistò dall’Austria Vienna, il presidente Edmeo Lugaresi, che era un esportatore ortofrutticolo, chiese ai suoi clienti austriaci che giocatore fosse. Tutti gli risposero che era velocissimo e allora lui domandò: «Ma sa giocare anche a calcio?». Certo che sapeva giocare e anche segnare. I suoi gol furono decisivi per la salvezza in A e gli valsero la definizione di migliore nuovo straniero arrivato in Italia per la stagione 1981-’82. In evidenza anche ai campionati Mondiali del 1982, non nascose l’aspirazione ad approdare in club più prestigiosi. Alla fine rimase a Cesena, ma i suoi gol non furono più sufficienti ad evitare la retrocessione.

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