Calcio C, Santoro: "Imolese, non c'è tempo da perdere"

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Se Pontedera doveva fornire un segnale, beh, lo ha fornito ma in senso contrario a quanto l’Imolese ed i suoi tifosi si attendevano. Infatti la sconfitta in Toscana ha confermato come la squadra di Fontana, dopo la vittoria con il Teramo, abbia perso smalto: dopo il ko con la Viterbese, i due schiaffi rimediati a Pontedera a cavallo della pausa hanno steso un’Imolese incapace di reagire. «Non è andata come ci aspettavamo e come speravamo - conferma Salvatore Santoro, regista dei rossoblù - il gol preso alla fine del primo tempo ha cambiato tutti nostri i piani: avevamo creato occasioni ma poi quella rete ha modificato le cose. Il secondo gol subito in avvio di ripresa è stato poi un altro colpo pesante: dobbiamo migliorare e dobbiamo farlo in fretta, soprattutto nella mentalità e nella concentrazione perché le partite, anche se può sembrare una frase fatta, cambiano in un secondo».

Dall’altare alla polvere

In poco tempo, così, l’Imolese è passata dai sorrisi per i 3 punti con il Teramo ai dubbi che le 2 sconfitte consecutive hanno disseminato sul futuro dei rossoblù. La classifica rimane precaria e tra poco si entrerà veramente nella fase discendente del campionato dove ogni passo falso rischierà di essere decisivo: «Sono a Imola da pochi giorni - analizza Santoro, arrivato al Bacchilega nell’ultimo giorno della sessione invernale di mercato - quello che vedo dagli allenamenti è che c’è grande voglia di fare bene, abbiamo dei limiti ma siamo pronti e carichi per cercare di riuscire a cambiare questa tendenza in quanto il tempo stringe e dobbiamo cominciare a darci da fare in fretta. Abbiamo ancora qualche punto di vantaggio su chi ci segue ma non è granchè, la classifica è corta però solo noi possiamo essere artefici del nostro futuro per cui tutto dipende dall’Imolese. La mia ambizione è quella assieme ai miei compagni di salvare l’Imolese e voglio ripagare la fiducia che Fontana e Martone, che conoscevo dai tempi della Casertana, hanno avuto in me. Dobbiamo tornare a fare risultato, non possiamo più aspettare. Qui ad Imola c’è tutto il necessario per un calciatore, si sta bene e si vive bene, la società mette a disposizione tutto per cui sta a noi lavorare per la salvezza che questa piazza merita».

Una salvezza che richiede una ripartenza già domenica contro l’Ancona in un match che sarà diretto da Calzavara di Varese (assistenti Zezza di Ostia Lido e Fratello di Latina, quarto uomo Sassano di Padova).

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