Calcio C, Santini: "A Rimini per sentirmi vivo"

Missione rilancio. Ieri il Rimini ha raggiunto l'accordo con il 30enne attaccante Claudio Santini, bomber dei biancorossi per le prossime due stagioni. La concorrenza era piuttosto spietata, si è parlato infatti degli interessamenti di squadre come Pro Vercelli, Avellino, Gubbio, Monopoli e Siena. Alla fine a spuntarla sono stati i romagnoli e così l'attaccante ieri ha svolto i suoi primi allenamenti nel ritiro di Bagno di Romagna.

«È stata una decisione abbastanza facile - racconta Santini - quando mi ha chiamato il direttore sportivo Maniero ho subito sentito una forte empatia, la sua ambizione ha fatto la differenza. Direi che l'impatto con i nuovi compagni è stato subito positivo, ho incontrato bravi ragazzi con voglia di lavorare e uno staff molto preparato. Sono fiducioso per questa stagione».

Per Santini è stato tutto più semplice visto che ha ricevuto anche la "benedizione" dei suoi ex compagni di squadra Panelli, Pasa e Gabbianelli. «Tutti ottimi giocatori. Avevo già scelto ma prima di firmare ci siamo sentiti, quindi qualcuno conosceva già la mia decisione perché avevo ottime sensazioni».

L'attaccante toscano è reduce da tre annate in un club con obiettivi di promozione conclamati come il Padova. Con i patavini Santini ha raccolto complessivamente 91 presenze segnando 14 reti. «Le ultime due stagioni sono state moralmente difficili da superare perché abbiamo perso due volte la finale play-off per l'accesso in serie B. A Rimini ho voglia di rivalsa, anzi spero di ripetere stagioni più positive come sono state quelle di Pontedera o Siena. Comunque ho bisogno di sentirmi vivo e penso che quella biancorossa sia la piazza giusta».

Purtroppo in un calcio in cui ci si focalizza quasi sempre sui numeri, inevitabile non soffermarsi sul fatto che Santini solo una volta in carriera ha superato la doppia cifra come reti segnate tra i professionisti, appunto con la maglia del Pontedera nella stagione 2016-17 (13 gol). Un tendenza che il nuovo bomber biancorosso dovrà assolutamente invertire. «Spero di migliorare a livello realizzativo, prima di tutto per dare una mano alla squadra. Indubbiamente vengo da tre annate in cui ho segnato poco, ma anche perché spesso e volentieri ho giocato solamente spezzoni. Ho bisogno di continuità, poi i gol sono la conseguenza».

Santini è una prima punta in grado di ricoprire tutti i ruoli dell'attacco, dall'esterno (a destra o sinistra) e può giocare anche da trequartista. «Sono molto duttile, mi metto a disposizione della squadra ma se dovessi scegliere una collocazione nel 4-3-3, ovviamente dico attaccante centrale. Mi piace giocare il più possibile vicino alla porta, non sono la classica boa, amo attaccare gli spazi e la profondità».

Una magia è rimasta impressa guardando i suoi video, ovvero la rovesciata vincente del 28 ottobre 2020 in coppa Italia contro la Fiorentina. Un gol da cui è nata poi anche l'esultanza con la mitraglia copiata da un mito viola. «Sono fiorentino, cresciuto nel mito di Batistuta, segnare al Franchi è stato un sogno, dopo quel gol hanno iniziato a chiamarmi Batigol e ho deciso di riproporre la sua famosa mitraglia. Spero di poterla ripetere anche con la maglia del Rimini».

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