Calcio C, Rimini: il gusto della vittoria esterna dopo quasi 6 mesi

La ruota gira sempre, bisogna essere capaci e fortunati a fare in modo che spesso si fermi sul numero giusto. E così prima o poi doveva succedere che il Rimini tornasse a vincere in trasferta. magari ci si aspettava che ciò avvenisse con il San Donato Tavarnelle e non con l’Entella ma questo è anche il bello del calcio.

Un’attesa di quasi sei mesi

L’ultimo blitz dei biancorossi in esterna risale al 30 marzo scorso quando in piena cavalcata verso la serie C, il Rimini di Gaburro passò agevolmente ad Agliana per 3-1. Poi si tirarono un po’ i remi in barca e così arrivarono le sconfitte di Ravenna e Carpi e il pareggio-promozione di Sasso Marconi prima dei due pareggi con il San Donato Tavarnelle, l’anno scorso nell’ambito della poule scudetto quest’anno relativamente alla prima giornata di campionato. Insomma non è che molto lasciasse presagire di un colpo a Chiavari soprattutto dopo la bruciante sconfitta interna con il Cesena. Invece sotto la spinta di Sereni e Santini ecco i nuovi panni da corsaro indossati dal Rimini mercoledì scorso sperando che ora non li metta più nell’armadio.

La nuova formula

In queste prime tre giornate Gaburro là davanti ha sempre proposto un trio diverso. E forse non è un caso che la prima vittoria sia arrivata con i tre “piccoli”, Gabbianelli-Santini-Sereni che non danno punti di riferimento.

Il costo dell’energia

Intanto la società è al fianco del presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli nella campagna di sensibilizzazione delle istituzioni sul fronte dell’aumento dei costi dell’energia che rischia di mettere in ginocchio il movimento calcistico.

«Siamo di fronte a due gravi problematiche – dice il direttore generale del Rimini FC Franco Peroni – una va affrontata come emergenza e il governo ci deve considerare, come giustamente sottolinea il presidente Ghirelli, un settore produttivo e dare ai Club la possibilità di usufruire di tutti gli interventi, previsti o che saranno varati. L’altra va affrontata con la consapevolezza della necessità ormai non più procrastinabile di una svolta epocale sulle strutture. È di vitale importanza mettere mano agli stadi e alle strutture sportive, al loro rimodernamento detassando e incentivando i lavori svolti in questa direzione. Il calcio italiano ha bisogno di strutture che possano essere all’altezza dei tempi e delle sfide energetiche, non solo contingenti, ma anche nella direzione di impianti di produzione Green con una visione olistica della sostenibilità».

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