Calcio C, Rigoni: "Il Cesena ha voglia di sorprendere tutti"

Nicola Rigoni, dopo un anno molto complicato, a Cesena sta trovando la continuità che le mancava. Oggi come si sente?

«Sono soddisfatto, volevo risposte innanzitutto a livello fisico e le risposte sono arrivate, perché, dopo aver saltato il ritiro e la preparazione e senza nessuna amichevole nelle gambe, sto trovando continuità. Questo era il primo passo indispensabile da fare, ora vediamo di migliorare ancora».

Si aspettava una partenza così lanciata del Cesena?

«Sono sincero: se guardo la classifica non mi aspettavo di essere secondo alla dodicesima giornata. Poi però penso all’impatto che ho avuto dentro allo spogliatoio e soprattutto a ciò che ho trovato, cioè un gruppo unito che ha voglia di sorprendere. Da quando sono qua non abbiamo mai sbagliato una partita e neppure un allenamento».

Cosa ha fatto la differenza finora?

«Avevo notato che c’erano qualità e idee, ma anche un’età media bassa con tantissimi ragazzi giovani e poco esperti. Ecco, la differenza l’ha fatta la sintesi di questi aspetti. Inoltre, con le cinque sostituzioni e le tante soluzioni che abbiamo a disposizione, possiamo sfruttare tutto il potenziale della squadra. Da quando ci sono i cinque cambi, per me il calcio è stato quasi rivoluzionato».

Cosa la colpisce quando guarda il Cesena giocare?

«La voglia di fare sempre la partita e il fatto che tante squadre contro di noi si snaturano o cambiano modulo. Vuol dire che abbiamo un impatto forte sulla gara e che le altre squadre hanno una considerazione alta di noi. Questo deve aumentare ancora di più la nostra autostima».

Lei ha ritrovato la C, che aveva assaggiato (e vinto) solo per pochi mesi a Monza.

«Il girone B mi sembra il più difficile e il più equilibrato, ma soprattutto quello con maggiore concorrenza in alto».

Lunedì arriva il Pescara e per lei non sarà una gara come le altre.

«Sono andato a Pescara a gennaio, in B. Venivo da sei mesi praticamente fuori rosa dopo un anno interrotto dal Covid, quindi praticamente non giocavo da quasi un anno. Mi sono trovato in una situazione difficile, con il Pescara che aveva cominciato la stagione con altri presupposti: l’obiettivo minimo erano i play-off, invece quando sono arrivato eravamo praticamente retrocessi, con un nuovo allenatore e una rosa rivoluzionata e purtroppo non siamo riusciti a risollevarci. E’ stata un’avventura negativa a livello calcistico».

Oggi che Pescara si aspetta di trovare?

«Una squadra fortissima, partita con la voglia di vincere il campionato. Auteri in C ha sempre giocato per il primo posto, sono arrivati tanti giocatori di categoria e ci sono grandi aspettative. Hanno fatto qualche passo falso, ma sono in linea. Una gara molto difficile».

Un po’ come l’intero percorso nel mese di novembre…

«Entriamo in una fase importante non tanto per la stagione, ma per il momento. La classifica si sta delineando, escono i valori e le più forti sono davanti o stanno arrivando. Noi, a differenza loro, non abbiamo obiettivi sul lungo termine, ma sulla domenica. La nostra aspettativa è la domenica».

Torniamo un po’ indietro. A Monza che esperienza ha vissuto con Berlusconi e Galliani?

«Quando mi hanno acquistato, ho sentito solo tre parole: vincere, convincere e stravincere. Non c’era pressione in città o allo stadio, ma solo a livello societario, perché l’obiettivo del Monza è la serie A e non sarebbe stato ammissibile non vincere la C per il secondo anno di fila. Per fortuna, nonostante il Covid, ci siamo riusciti. Berlusconi e Galliani? Il presidente era molto presente, si interessava, cercava di conoscerci. Galliani era il vero uomo di campo esattamente come al Milan. Dispiace solo non aver concluso il campionato e non aver festeggiato tutti insieme».

La sua lunga carriera era cominciata a due passi da casa.

«Sono nato a Schio, ma ho cominciato a giocare a calcio nel Vicenza. Debuttare in B a 16 anni, dopo essere partito dagli Esordienti, è stato molto emozionante».

Calcisticamente, che rapporto ha con suo fratello Luca?

«Abbiamo sempre diviso il calcio dalla nostra vita. A Vicenza abbiamo fatto un ritiro insieme, poi uno a Verona con il Chievo, ma non siamo mai stati compagni di squadra. Avversari, invece, sì ed era veramente una cosa strana vederlo nel sottopassaggio con un’altra maglia».

Dal Vicenza lei è passato poi al Cittadella e infine al Chievo.

«Cittadella è stata un’esperienza importante in un ambiente particolare, dove cresci innanzitutto come uomo. A Cittadella hanno dei valori e dei principi etici sul comportamento molto rigidi, ci sono tante regole da rispettare, non esistono primedonne ma solo la famiglia. E’ una realtà molto formativa: facevamo i pranzi e le cene allo stadio con gli addetti e i volontari della società che portavano i prodotti dei contadini. A livello sportivo, beh, grazie al Cittadella sono andato in A».

Dove ha debuttato con la maglia del Chievo.

«La serie A era il mio sogno e a Verona questo sogno l’ho coronato. Ricordo che dopo la prima giornata ero nella lista dei partenti, poi alla seconda Maran mi manda in campo all’intervallo, riusciamo a vincere e al martedì mi dissero che sarei rimasto a giocare in A. E’ stato il momento più bello».

Qual è stato l’avversario più forte che ha affrontato in A?

«Più che un avversario, dico un reparto: il centrocampo della Juve con Pirlo, Marchisio, Pogba e Vidal. Quattro mostri».

Cesena-Pescaraa Di Cairano di Ariano Irpino

Una seduta dedicata interamente al lavoro tecnico ieri a Villa Silvia. Nella prima parte Viali ha proposto una serie di situazioni di “uno contro uno” e “due contro due” per poi dare spazio a varie partitelle a tema giocate ad alta intensità. Brambilla ha svolto un allenamento differenziato, tra palestra e fisioterapia, mentre Candela, Zecca e Adamoli hanno proseguito i rispettivi programmi di recupero, aggiungendo al lavoro con il pallone una sessione di tiri in porta. PREVENDITA Saranno in vendita da oggi i biglietti per Cesena-Pescara (lunedì ore 21). I tagliandi potranno essere acquistati solo in prevendita sul circuito Vivaticket o presso la sede del Coordinamento, mentre le biglietterie dello stadio resteranno chiuse il giorno della gara. Questi i prezzi (ai quali vanno aggiunti 2 euro di diritti di commissione): tribuna Vip 50 euro (ridotto 35), tribuna numerata 25 euro (ridotto 17), distinti superiori 18 euro (ridotto 13), distinti inferiori 15 euro (ridotto 11), curva Mare 12 euro (ridotto 8). Il Coordinamento resterà aperto tutti i giorni (tranne domenica) dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. FISCHIA DI CAIRANO Sarà Michele Di Cairano di Ariano Irpino l'arbitro del posticipo di lunedì sera. Il fischietto campano, al quinto anno in Can C, ha incrociato in carriera solo una volta il Cesena, nel match contro il Carpi, perso 2-0 al Cabassi un anno fa. Nessun precedente con il Pescara. LA PRIMAVERA ANTICIPA La sfida di sabato contro l’Ascoli al centro Rognoni, inizalmente programmata per le 14.30, è stata anticipata alle 11.30.

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