Calcio C, Ravenna retrocesso: Brunelli distribuisce le colpe

Calcio

Undici mesi fa la doppia sconfitta contro il Fano, ora due ko contro il Legnago. Il Ravenna ripiomba in Serie D e questa volta l'impressione è che nella prossima stagione i giallorossi giocheranno tra i dilettanti. La riammissione è praticamente impossibile (davanti ci sono Lucchese, Pistoiese e chi retrocederà tra Imolese e Fano) e il ripescaggio costa 300mila euro. Il presidente Alessandro Brunelli ci mette la faccia nel dopo gara di Legnago però non c'è una assunzione di responsabilità vera e propria: «Dobbiamo fare delle analisi, metterci la faccia e metterci una mano sulla coscienza: tanti errori sono stati commessi, molti di questi purtroppo derivano da circostanze non governabili. Mi riferisco in modo particolare alla mancanza di Mokulu (squalificato per doping, ndr) che ha compromesso il cammino verso la salvezza: la squadra ha perso in modo grottesco un suo punto di riferimento, che non siamo ancora in grado di digerire».

Sulla partita di oggi sentenzia: «L'epilogo ci riempie di amarezza e di tristezza. Ci eravamo illusi, proprio all'ultima giornata, di poter sovvertire quest'annata maledetta, che è iniziata male, perché iniziata di rincorsa, e proseguita tra mille ostacoli e difficoltà. I primi problemi fisici di ottobre e novembre, le due quarantene, i tanti infortuni traumatici che si sono susseguiti. La gara di oggi è quella che ci lascia più tristezza di tutte. Avremmo dovuto avere un atteggiamento diverso, il gruppo non è riuscito a dimostrare quella cattiveria necessaria per sovvertire il pronostico. Il campo ci ha dato per l'ennesima volta torto e ha visto il Ravenna soccombere. Resta il rammarico, da uomo di calcio, di non aver visto la squadra esprimere quelle caratteristiche che erano da mettere in campo. Nonostante l'instancabile lavoro di Colucci, questo gruppo non è riuscito a capire che davanti ai limiti tecnici bisogna mettere caratteristiche diverse; il carattere e la voglia di non soccombere. Purtroppo questo gruppo si è dimostrato molto carente da questo punto di vista e che abbiamo pagato con la retrocessione. C'è grande delusione. Adesso dobbiamo capire le vari situazioni e dovremo capire il da farsi e cosa attenderci dal futuro».

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