Sessantasei gol. Sono le reti che un anno fa hanno permesso al Cesena di chiudere il campionato con il miglior attacco del Girone B davanti alle altre due concorrenti Reggiana (63) e Virtus Entella (60). La squadra di Mimmo Toscano segnò più gol di tutti e con più uomini di tutti: addirittura 19 marcatori diversi per una cooperativa decisamente ispirata, che però ha mancato la promozione (due volte) in volata. Nello scorso campionato il Cesena ha segnato e costruito tanto, inceppandosi solo nei play-off, quando il reparto avanzato era rappresentato esclusivamente dai gemelli Shpendi e con un Corazza in campo solo per 60 minuti su 390. Spesso, a sistemare le cose, soprattutto nel girone di ritorno ci hanno poi pensato i difensori, mentre sono mancati i gol di alcuni centrocampisti e di altrettanti esterni. Oggi, a meno di due settimane dalla fine del mercato e con tre giocatori ancora da acquistare in ruoli determinanti, quanti gol ha nei piedi il Cesena?
Punte a confronto
Nell’ultimo campionato due attaccanti sono nettamente migliorati e altri due sono peggiorati. Simone Corazza arrivava alla corte di Toscano dopo i 12 gol realizzati ad Alessandria (in B) o, se preferite, dopo le 6 reti segnate nell’ultimo campionato di C disputato sempre con i grigi. Totale 18 gol in due anni, lo stesso numero di reti realizzate la scorsa stagione dal Joker in regular season per un’impennata significativa.
Ancora meglio fece Stiven Shpendi, che si affacciava al primo campionato da professionista con una manciata di minuti giocati due anni fa con Viali: da 0 gol è passato a 12, risultando determinante soprattutto nel girone di ritorno. Come Corazza, anche Ferrante e Udoh ispiravano fiducia ed erano reduci da una stagione in doppia cifra: l’italo-argentino ne aveva segnati 15 a Foggia (diventati 13 dopo l’esclusione del Catania) mentre il reggiano ben 13 con la maglia dell’Olbia. Nessuno dei due è riuscito ad avvicinarsi. Anzi, Ferrante si è bloccato a quota 2, Udoh ne ha segnati solo 4. A chiudere il reparto c’era Cristian Shpendi, l’altro “semi” debuttante: 0 gol con Viali, 1 gol lo scorso anno con Toscano. E oggi? Corazza riparte da una cifra molto difficile da ripetere ma non irraggiungibile, mentre Cristian avrà più minuti a disposizione per alzare il fatturato e magari strizzare l’occhio al fratello. Il terzo centravanti è Roberto
Ogunseye, reduce dal miglior campionato della carriera in termini di gol: 11 a Foggia. Poi ci sono il debuttante Giovannini e soprattutto l’ultima punta ancora da acquistare. Lo scorso anno il Cesena segnò 37 gol con le punte, oggi la sensazione è che manchi un centravanti che possa garantirne una decina. Dovrà arrivare entro la fine del mese.
Gli altri
Passando agli altri reparti, la buona notizia è che sono rimasti regolarmente al proprio posto Andrea Ciofi, Giuseppe Prestia e Luigi Silvestri, che un anno fa hanno realizzato 9 gol in tre, praticamente il fatturato di una seconda punta. Sulle palle inattive saranno ancora una preziosa risorsa, con Ciofi che in Coppa è stato il primo a sbloccarsi contro la Virtus Entella, nella stessa porta dove un anno fa (contro il Montevarchi) aveva segnato il suo unico gol stagionale. Con l’arrivo di Frascatore, aumenterebbero ancora le soluzioni: l’ex romanista ha segnato 6 gol negli ultimi due anni e ha un sinistro importante. E allora, considerando il modo di giocare di Toscano, dove dovrà migliorare il Cesena? La risposta è scontata: a centrocampo e sugli esterni. L’anno scorso il pacchetto dei quarti di centrocampo ha garantito appena 8 gol con cinque esterni diversi (Albertini, Adamo, Zecca, Calderoni e Mustacchio), che spesso arrivavano puntuali all’appuntamento per chiudere l’azione, ma si perdevano al momento del tiro o del gol. Stessa musica a centrocampo, dove solo Bumbu (4 centri) ha segnato un buon numero di reti. Alle sue spalle Chiarello, Saber, De Rose, Brambilla e Bianchi ne hanno portati appena 7. Troppo pochi.