Calcio C play-off, Il Cesena, l’Orogel Stadium e la maledizione da esorcizzare

Nella breve marcia di avvicinamento che sposta la serie da Vicenza a Cesena c’è una certezza scandita anche dagli aggiornamenti ufficiali che arrivano dal botteghino: domani sera, intorno alle 20.30, lo stadio Manuzzi sarà uno spettacolo. L’Orogel Stadium vestito a festa resta un fenomeno di costume unico in Romagna, un teatro che ha sempre abbagliato una città affamata di calcio come Cesena, rendendolo un salotto caldo e appassionato. Ma dentro ad un Orogel Stadium vestito a festa spesso la festa l’hanno fatta gli altri. Se per un curioso scherzo del destino (e anche del calendario) tutte le promozioni del Cavalluccio sono arrivate in trasferta, anche le tappe intermedie di play-off e spareggi promozione-retrocessione hanno spesso regalato al popolo bianconero moltissime soddisfazioni lontano dalla Romagna, mentre a Cesena il bilancio è in negativo.

Dalla Reggiana al Modena

Aspettando la gara di domani sera, al momento questa tendenza può essere applicata anche al girone di ritorno degli uomini di Mimmo Toscano, che nel 2023 hanno perso solo una partita, ma la più importante: Cesena-Reggiana del 20 febbraio, al Manuzzi, davanti a uno stadio praticamente esaurito ad eccezione del settore ospiti. Non c’era il pienone, ma c’era uno stadio travolgente e coinvolgente anche un anno fa nel ritorno degli ottavi di finale play-off contro il Monopoli, quando il Cavalluccio scrisse una pagina molto amara perdendo addirittura 0-3 dopo 90 minuti senza storia e senza morso. L’ultima volta che il Cesena è riuscito a passare un turno play-off di andata e ritorno al Manuzzi risale quindi a 9 anni fa, più precisamente all’11 giugno 2014, quando la squadra di Pierpaolo Bisoli eliminò il Modena approdando in finale-promozione per la Serie A. Sotto un sole africano e dopo il successo di tre giorni prima al Braglia, i bianconeri (che avrebbero potuto perdere anche con un gol di scarto) furono molto fortunati in avvio, con la traversa a respingere Babacar, e poi trovarono il vantaggio a inizio ripresa con Marilungo, che proprio come all’andata mise il campo del Cesena in discesa, prima dell’inutile pareggio di Manfrin.

La vittoria più bella

La partita più bella ed emozionante disputata al Manuzzi risale invece a 10 anni prima, cioè al 6 giugno 2004. Anche in quel caso, proprio come oggi, il Cavalluccio aveva pareggiato in trasferta la gara di andata e al ritorno rifilò un secco 2-0 al Rimini (Peccarisi e Cavalli) che valse la qualificazione alla finale per la Serie B con il Lumezzane. Contro Modena e Rimini sono arrivate le uniche due qualificazioni casalinghe in una doppia sfida di play-off, mentre la terza qualificazione risale a due anni fa, quando il Cesena di William Viali superò il Mantova 2-1 nel primo turno dei play-off girone, che prevedevano una sola partita da 90 minuti.

Delusioni

In tutti gli altri casi, quando il Cesena ha giocato una gara decisiva (secca o di ritorno) al Manuzzi è sempre uscito deluso e a testa bassa. Detto del crollo contro il Monopoli di un anno fa, i ricordi più recenti riguardano altre due gare secche, quelle contro il Matelica (2-3 nel 2021) e lo Spezia (1-2 nel 2016), quando la Romagna bianconera aveva a disposizione due risultati su tre proprio come oggi. Gli altri due doppi confronti senza gloria risalgono all’inizio degli Anni Duemila. Il 18 giugno 2000 il Cesena vinse 1-0 (gol di Cangini) contro la Pistoiese ma non riuscì a ribaltare il 3-1 dell’andata e retrocesse in C1, mentre tre anni dopo il Cavalluccio di Beppe Iachini pareggiò contro il Pisa (1-1) dopo l’ingiusta sconfitta dell’andata all’Arena Garibaldi.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui