Un portiere mancino di grande esperienza e un portiere classe 2001 al suo fianco. Questa frase risale all’estate di un anno fa, ma torna prepotentemente di moda anche oggi: Matteo Pisseri è un portiere mancino di grande esperienza proprio come Stefano Minelli, mentre Alessandro Siano è nato nel 2001 esattamente come Luca Lewis. Detta così sembra non sia cambiato nulla, in realtà è cambiato tutto. La attesa e scontata rivoluzione del parco portieri del Cesena è stata ufficialmente portata a termine da Fabio Artico, che nel giorno della sua investitura era stato perentorio: «Tra i pali non possiamo commettere errori». La cassazione sarà come sempre il campo, ma intanto il direttore dell’area sportiva non ha tenuto i tre protagonisti in negativo della scorsa stagione e in meno di un mese ha inserito due nuovi portieri, ultimando entro fine luglio il capitolo… numero 1.
Salto in alto
Artico è partito con un vantaggio: fare peggio della scellerata gestione di un anno fa era impossibile. Ma due nuovi portieri dovevano arrivare e alla fine la scelta è caduta su atleti che l’ex diesse dell’Alessandria conosce molto bene. Il titolare designato è Pisseri, su cui Artico è andato a colpo sicuro dopo aver condiviso due stagioni in Piemonte: la prima trionfale, con una storica promozione in B che mancava da quasi 50 anni, la seconda beffarda, con una retrocessione all’ultima giornata dopo lo scontro diretto perso al Moccagatta con il Vicenza. Pisseri fu titolare indiscusso in quel biennio: 36 presenze in C (play-off compresi) e 37 in B. L’ultima stagione, trascorsa prima a Trieste e poi a Monopoli, è stata più movimentata e meno fortunata, ma le oltre 400 presenze tra i professionisti non si possono discutere. Per capirci, un anno fa Minelli era arrivato a Cesena con meno della metà delle presenze, pur avendo solo 3 anni in meno dell’ex grigio.
I due giovani
Il vero salto di qualità il Cesena lo ha fatto nell’altro cambio: Siano per Lewis. Il figlio del co-presidente del Cavalluccio fu lanciato un anno fa senza aver mai disputato una sola gara da professionista. Le esperienze, prima della pandemia, nell’Under 17 e nella Primavera del Torino non possono fare giurisprudenza e per una squadra che puntava a vincere mettere un portiere debuttante sullo stesso piano di Minelli era sembrato un azzardo. Pur avendo la stessa età, vanta un curriculum diverso Alessandro Siano, che si appresta a cominciare la sua quarta stagione tra i professionisti. Uscito dal settore giovanile della Juventus, dove ha conosciuto Artico, Siano arriva a Cesena dopo 66 presenze in C, la miglior palestra possibile per crescere e per affermarsi: campionato sontuoso con l’Imolese (2020-2021), terminato pochi giorni prima dei play-out con la rottura del crociato e il ritorno alla Juventus U23, con cui è rientrato a febbraio e ha giocato solo una partita l’anno successivo; una stagione quasi trionfale, l’ultima, a Pontedera, con 31 presenze (play-off compresi) e uno stop di due mesi per un altro problema meno grave al ginocchio. Al Manuzzi, nel settembre 2022, giocò una grande gara nel maledetto 1-1 chiuso con la contestazione della curva, mentre nello 0-3 del Mannucci in porta c’era lo stagionato Stancampiano, che mostrò tutti i suoi limiti. Quel giorno, tra i pali del Cesena, c’era Lewis, che a Pontedera prenderà il posto di Siano per un’operazione di mercato, costata al Cesena quasi 200mila euro, che sembra conveniente per entrambi: Siano può alzare l’asticella, Lewis può giocare più sereno.