Calcio C, ormai l'Imolese è con le spalle al muro

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Non poteva essere Reggio Emilia (come non lo sarà Modena fra 2 settimane), non è stata Reggio Emilia. Inutile sperare che la fragile Imolese guidata da Fontana potesse fare partita pari con la “crema” di questo girone ed infatti così non è stato, visto che la sensazione di poter uscire indenni dal Mapei Stadium non c’è mai stata nemmeno nei minuti seguenti l’episodico pareggio di Padovan su rigore. Tanto, troppo più forte la Reggiana di questa Imolese, prigioniera di una classifica pessima e che è decisamente peggiorata dopo il pareggio del Grosseto a Montevarchi e la vittoria della Viterbese a Gubbio. L’ultimo posto è lì ad un solo punto di distanza e domenica la gara con la Fermana non potrà essere sbagliata, non solo perché il Grosseto potrebbe mettere la freccia ma anche perché in caso di ko i marchigiani scapperebbero a +7 e diventerebbe quindi fortissimo il rischio di non giocare il play-out da penultima in classifica per la differenza punti rispetto alla quintultima.

Settimana cruciale

Ora i rossoblù hanno davanti una settimana decisiva: ripartire con la Fermana e giocarsi fino in fondo la possibilità di disputare i play-out oppure cominciare a contare i giorni che separano Rinaldi e soci dalla retrocessione in serie D. Non ci sono alternative diverse nel futuro dell’Imolese.

Un futuro nel quale ci sarà da capire se Santopadre sarà in grado di recuperare dalla leggera distorsione al ginocchio che avrebbe accusato a Reggio Emilia un soffio prima della pausa deviando di piede il tiro a colpo sicuro di D’Angelo.

In caso di forfait del figlio del presidente del Perugia, toccherà nuovamente ad Angeletti difendere i pali della porta rossoblù. Ma comunque sia l’Imolese è obbligata a muovere la classifica.

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