Calcio C, Marco Martini applaude il Cesena: «Vi racconto Chiarello, Corazza e Prestia, decisivi in campo e fuori»

Da Alessandria a San Mauro Pascoli passando molto spesso dallo stadio Manuzzi, dove l’anno scorso Marco Martini, che da ieri allena la Sammaurese, entrava spesso in qualità di responsabile dell’area scouting del club piemontese agli ordini del direttore sportivo dei grigi Fabio Artico. Ma ad Alessandria, dall’estate 2019 al gennaio 2021, l’ex centravanti riminese è stato per una stagione e mezzo anche il vice di Cristiano Scazzola e Angelo Adamo Gregucci, al fianco dei quali ha allenato Giuseppe Prestia, Riccardo Chiarello e Simone Corazza, i tre nuovi acquisti del Cesena arrivati dal Piemonte. Con il difensore e il centrocampista ha condiviso l’intero percorso, mentre con il centravanti solo metà dell’indimenticabile stagione della promozione in B dei grigi (la 2020-2021), interrotta (per Martini) solo dall’esonero di Gregucci all’inizio del ritorno: «Certo che li conosco bene - conferma il nuovo allenatore della Sammaurese - abbiamo lavorato insieme e vinto tante partite. Dentro al campo, ma anche nello spogliatoio, sono stati tre punti di riferimento. Quando un club di C acquista tre uomini così, in testa ha solo un’idea: vincere il campionato».

Capitano mio capitano

Partendo da dietro, Martini analizza le qualità del roccioso Giuseppe Prestia: «Beppe è una forza della natura, un difensore moderno che avrebbe dovuto giocare per 10 anni consecutivi in B. Fisicamente è un armadio e con quel fisico non avrebbe avuto alcun problema a stare al piano superiore. Di testa è insuperabile e sa guidare la difesa con personalità. Nella sua carriera è stato penalizzato talvolta da qualche infortunio, ma quando ha trovato il contesto giusto, si è sempre espresso bene. In C è un titolare inamovibile».

Jolly

Dalla difesa si sale a centrocampo, il reparto di Riccardo Chiarello: «Un giocatore duttile e intelligente - riparte Martini - che si sa sempre adattare alle richieste degli allenatori. Questo penso sia uno dei suoi più grandi pregi. Il bello di Chiarello è che si sente anche nella fase di non possesso, perché sa essere determinante nel lavoro sporco e nella riconquista del pallone, essendo un giocatore dinamico e fastidioso. Con e senza la palla sa attaccare la profondità e anche segnare. Uno come lui lo vorrei sempre avere nella mia squadra. Con noi ha giocato da mezzala, da trequartista e da incursore. Penso sia un tipo di centrocampista ideale per il gioco e le richieste di Toscano».

Professione centravanti

Il finale è dedicato all’ultimo arrivato, quel Corazza con cui Martini è stato sei mesi: «Ha tempi di gioco e di smarcamento fenomenali, dentro l’area è velenosissimo. Negli ultimi due anni ha segnato paradossalmente molto più tra i cadetti perché in B i palloni che arrivano sono più puliti. Ecco, se il Cesena lo servirà con palloni puliti, diventerà micidiale. Va messo nelle condizioni di guardare sempre la porta, perché non è molto strutturato fisicamente, ma dentro l’area sa ritagliarsi spazio e tempo, lavorando bene da prima e da seconda punta. Il punto di forza? Il fiuto del gol».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui