Calcio C, “le mie 400 trasferte al seguito del Cesena”

Domenica sarà ad Alessandria, come da mezzo secolo a fianco del Cesena. Per molti tifosi cesenati sarà la prima volta allo stadio Moccagatta, ma non per Maurizio Mazzoli, che due settimane fa a Montevarchi contro il San Donato Tavarnelle ha collezionato la trasferta numero 400 al seguito del Cavalluccio. Un record invidiabile nella storia della tifoseria bianconera. Una passione ereditata dal babbo Guglielmo detto Mino.

Il debutto a Bologna

«Ho iniziato – racconta Maurizio – ad andare allo stadio nel 1972-’73 l’anno della promozione in A e nella stagione seguente anche in trasferta con la mia famiglia, la prima volta a Bologna. In quel campionato ne feci altre quattro in casa di Juventus, Roma, Verona, Genoa, quest’ultima gara sul neutro di Pisa. All’epoca i tifosi erano mischiati in tutti i settori e quando a Pisa ci presentammo con la mia bandiera all’ingresso in curva ci dissero che era piena di genoani e ci consigliarono di andare in gradinata. Fu la nostra salvezza, ricordo che a fine partita vidi una macchina di ragazzi di Forlimpopoli decappottata».

La famiglia Mazzoli è originaria di Meldola, nel 1974 si trasferì a Cesena nel quartiere della Fiorita e per Maurizio lo stadio diventò la sua seconda casa: «Quando nacquero le Brigate Bianconere alla mattina andavo ad appendere gli striscioni e durante la partita suonavo il tamburo. Per le trasferte in pullman, Coordinamento e ultras insieme, partivamo dal bar di Torre del Moro e in seguito dal Bianconero vicino a casa mia. La più bella rimane quella dello spareggio a San Benedetto nel 1987, sebbene i leccesi fossero quasi il triplo. Ero con la carovana di pullman che era in ritardo, entrai quattro minuti prima del fischio di inizio, mentre tanti altri tifosi non fecero in tempo a vedere il gol di Bordin».

La corsa a Olbia

Dalle Prealpi alle isole, Mazzoli ha viaggiato con un po’ tutti i mezzi, compresi la nave per Venezia e l’aereo per la prima volta nella sua vita per raggiungere Trapani: «La trasferta più epica è però quella alla Spezia nel 2018, quando partimmo con un pulmino da nove del Coordinamento e una macchina. A Parma cominciò a nevicare e più salivamo sul passo della Cisa, più la neve aumentava. Ci trovammo in mezzo a una bufera e un tir finì di traverso sulla strada. Non sapevamo se saremmo mai arrivati. Invece dopo la galleria del passo, in Toscana, c’era il sole. Raggiungemmo La Spezia in tempo e vincemmo pure».

Da un anno Mazzoli fa parte del direttivo del Coordinamento ed è uno dei fondatori del nuovo club goliardico “Geriatria d’Assalto Bianconera” che, nel nome di Brunella Ortolani, si fa promotore di attività benefiche a favore della Pediatria del Bufalini: «L’idea c’è venuta dopo la trasferta di Olbia dello scorso campionato, quando anche le immagini tv immortalarono la nostra corsa un po’ affannosa sugli spalti per andare ad esultare al gol di Caturano sotto di noi. Il club è dedicato alla memoria della nostra amica e tifosa Brunella, con cui viaggiai in treno per Monopoli in quella che fu la sua ultima trasferta».

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui