Calcio C, Lamesta ha già preso in mano il RImini

A dieci giorni dall’avvio del campionato in casa Rimini il personaggio del giorno è Davide Lamesta. Non tanto perché il 23enne fantasista di Venaria Reale ha segnato tre gol nelle ultime due amichevoli, ma per la straordinaria fattura della doppietta messa a segno a Mantova.

Prima il calcio di punizione, poi la staffilata da fuori area che hanno centrato l’incrocio alla destra del portiere virgiliano, Marco Festa, in entrambi i casi solo spettatore non pagante.

Lamesta parte dallo straordinario feeling che si è già instaurato con la maglia biancorossa. «Mi sono trovato subito molto bene, dal momento in cui ho avuto la proposta da Maniero che mi ha contattato. Ho sentito subito una grande fiducia da parte di tutto lo staff – racconta l’ex Alessandria – e alla mia famiglia ho detto che dovevo arrivare a Rimini molto motivato. Poi confrontandomi con il mister e con i compagni ho trovato forza in più per dare tanto».

Aggiungiamo che il fantasista piemontese ha ritrovato a Rimini vecchie conoscenze. «Ubaldi l’ho incontrato l’anno scorso ai play-out, Cernigoi è davvero forte, con Rossetti ho giocato insieme a Piacenza dove c’era anche Morra: appena entrerà in condizione saranno in pochi a poterlo contenere».

È evidente che Lamesta si aspetti la stagione del definitivo lancio nel calcio che conta, ma non si sbilancia. «Speriamo che sia la stagione che mi aspetto, ma non voglio dare giudizi affrettati, voglio rimanere con i piedi per terra».

Le due prodezze

Torniamo al match di Mantova e ai due straordinari gol. «Tutto nasce dal fatto che il mister mi chiede sempre di cercare l’uno-due con i compagni e di fare l’uno contro uno con gli avversari, sono le mie caratteristiche, sono contento di aver segnato, spero di ripetermi in campionato».

Due gol quasi fotocopia, entrambi sotto l’incrocio. «Più che altro quando rientro cerco sempre il secondo palo, nella punizione ho visto il portiere che ha fatto un passo avanti dietro la barriera e ho cercato di metterla sul secondo palo, anche in allenamento provo sempre di piazzarla in quella zona».

Le sensazioni sono ottime, ma Lamesta è sempre molto concreto. «Sì, ma ripeto, preferisco stare con i piedi per terra perché non ho fatto niente e cercherò di sempre dare il massimo».

È comunque una doppietta che si aggiunge al gol di Verucchio. «Sono gol che non contano ora, servono solo per la fiducia, servono per cercare la gamba, ma quello che conta sono i gol in campionato».

Fatto sta che al “Martelli” è andato in scena il primo vero test della stagione. «Il primo esame importante, ma almeno nei primi venti minuti c’era molto caldo, non è un alibi, e siamo stati attenti a come calibrare la partita, poi dopo il primo gol abbiamo preso un po’ di fiducia e siamo riusciti a uscire meglio, soprattutto con i centrocampisti».

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