Calcio C, la missione del Cesena: non ripetere il ritorno di un anno fa

Da terzo a decimo. Nel giro di quattro partite, prendendo in esame solo il fatturato del 2022, il Cesena è retrocesso di sette caselle. Naturalmente non in classifica, perché il Cavalluccio per sua fortuna aveva messo parecchio fieno in cascina nel girone d’andata chiuso a 39 punti. Ma confrontando il passo degli uomini di Viali con le altre 19 squadre del girone B, nel primo mese del nuovo anno il Cesena non si è confermato a livello di risultati. Nelle quattro partite disputate dopo la lunga sosta, Caturano e compagni hanno conquistato 5 punti sui 12 disponibili: una vittoria contro l’Olbia, due pareggi contro Viterbese e Lucchese e una sconfitta a Modena nel derby di lunedì. Ben nove squadre, nello stesso lasso di tempo, hanno viaggiato a una velocità superiore e il problema è che meglio del Cesena hanno fatto tutte le dirette concorrenti: tralasciando le inavvicinabili Modena e Reggiana, che ormai sono iscritte a un campionato a parte, pesano soprattutto i 10 punti del Pescara e i 9 punti dell’Entella, mentre l’Ancona Matelica si è fermato a 7. L’obiettivo del Cesena è ormai chiaro da diverse settimane: difendere il terzo posto, che permetterebbe di saltare la prima fase degli spareggi (a eliminazione diretta) e che consegnerebbe il biglietto per i play-off nazionali. Ma nel 2022 il Pescara ha guadagnato 5 punti, l’Entella 4 e l’Ancona Matelica 2, con una classifica che si è improvvisamente accorciata.

Confronto

Cinque non sono solo i punti conquistati dal Cesena nel 2022, ma anche i punti in meno che il Cesena ha totalizzato rispetto all’andata nel confronto con le 5 gare finora disputate nel girone di ritorno. Così un girone fa: Cesena-Gubbio 0-0, Lucchese-Cesena 1-2, Viterbese-Cesena 0-1, Olbia-Cesena 0-1, Cesena-Modena 1-2 per un totale di 10 punti. Quelli conquistati nel ritorno sono esattamente la metà. All’orizzonte ci sono le ultime due settimane di febbraio, nelle quali il Cavalluccio giocherà cinque partite in 14 giorni contro Grosseto, Ancona Matelica, Vis Pesaro, Imolese e Pontedera. All’andata il bottino fu quasi ottimo: tre vittorie e due pareggi per un totale di 11 punti sui 15 disponibili. Ciò significa che anche se la Romagna bianconera dovesse fare un filotto di cinque successi consecutivi da domenica al 27 febbraio, sarebbe comunque ancora indietro di un punto rispetto al girone d’andata, ma si tratterebbe ovviamente del modo migliore possibile per cancellare una partenza di 2022 lenta e per lanciarsi a tutta velocità verso il traguardo finale.

Occhio al calo

Ma soprattutto sarebbe la cura migliore per non ripetere ciò che accadde un anno fa tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, quindi più o meno di questi tempi. Al netto del maxi focolaio Covid e delle conseguenti ripercussioni sullo stato di forma del gruppo, oltre all’incredibile mese di marzo con una partita ogni tre giorni per cinque settimane, nello scorso girone di ritorno il Cesena rallentò sensibilmente il proprio passo chiudendo con addirittura 13 punti in meno rispetto all’andata: 35 punti nel Lato A del campionato, 22 punti nel Lato B, una differenza in negativo che nessuno ha neppure avvicinato (la seconda peggior differenza nel rendimento tra andata e ritorno era stato del Carpi, con -7). Oggi, dunque, il Cavalluccio sa da cosa e soprattutto da chi non deve prendere spunto, provando soprattutto a cambiare il proprio rapporto con le partite sporche o chiuse, quelle che spesso capitano negli ultimi due mesi della stagione e che sono già capitate contro Viterbese e Lucchese. Un anno fa la squadra di Viali giocò molto bene con le “grandi” (Padova, Feralpi, Modena e Sambenedettese), ma perse punti e di conseguenza terreno contro avversari più morbidi (celebri le pesanti sconfitte interne contro Vis Pesaro, Legnago e Imolese), che all’andata erano stati sconfitti più o meno agevolmente. Anche nel campionato 2021-2022 il Cesena ha battuto praticamente tutte le squadre di medio-bassa fascia e adesso deve provare a svoltare contro Grosseto, Vis Pesaro, Imolese, Pontedera, Teramo e Pistoiese, cioè sei delle prossime sette avversarie prima del trittico-verità con Pescara, Reggiana e Virtus Entella.

Si rivede MaddaloniNiente Grossetoper Favale e Tonin?

Cinque mesi dopo la seconda operazione al legamento crociato, effettuata il 16 settembre dal dottor Lo Presti alla Casa di Cura Madre Fortunata Toniolo di Bologna, ieri Rosario Maddaloni ha svolto una parte dell’allenamento insieme al gruppo, saltando poi la partitella finale. Maddaloni si pone come obiettivo quello di tornare in campo o comunque in panchina non più tardi del 21 marzo, giorno del posticipo Cesena-Reggiana, per non restare fermo più di un anno visto che la rottura del legamento crociato anteriore avvenne in Modena-Cesena del 21 marzo 2021. A proposito di infortunati, anche Favale e Tonin sono in forte dubbio per la sfida di domenica contro il Grosseto, quando mancheranno di sicuro, Pittarello, Mulè e Gonnelli. Oggi seduta allo stadio.

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