Calcio C, l'Imolese ha smarrito la magia dei giorni migliori
La seconda trasferta da dimenticare, la seconda sfida salvezza persa con 3 gol di scarto. Il ko di Fermo ha fotocopiato in molti aspetti quello di Pontedera contro il Montevarchi, compreso il finale nel quale l’Imolese è stata richiamata “all’ordine” dagli Irriducibili. Certo, qualsiasi analisi non può non partire dai dubbi legati ai due gol di Cognigni e Pannitteri in posizioni sospette (a Pontedera le recriminazioni erano legate alla mancata espulsione di Tozzuolo per l’entrataccia su Liviero), ma sono tanti i punti in comune delle due sconfitte partendo dalle difficoltà dell’Imolese “centravantizzata”. La mossa di rimettere De Sarlo al centro dell’attacco rossoblù non solo non ha pagato (zero punti e un gol di Benedetti nelle ultime 3 gare) ma ha anche frenato quell’evoluzione di Padovan che, come prima punta “mobile”, aveva portato l’Imolese a sfornare prestazioni importanti sia a livello di qualità che di pericolosità in zona offensiva. Padovan “confinato” in fascia perde di efficacia, senza dimenticare che nelle ultime settimane sembra sparito dai radar Belloni: le 4 panchine nelle ultime 5 partite confermano come per ora Fontana abbia scelto altre piste, ovvero quello di un centravanti statico che però non sta portando il contributo atteso. La sensazione è che all’Imolese serva più un giocatore che possa dialogare con i compagni di reparto come Padovan più che un giocatore di puro contatto come De Sarlo, poco adatto al gioco palla a terra. Ma all’Imolese sono di improvviso svanite quelle certezze costruite nei primi mesi. A Fermo come contro il Montevarchi, l’Imolese prima di andare sotto avrebbe meritato di segnare: una volta in svantaggio, in terra marchigiana la squadra di Fontana non è più riuscita a riprendere il filo e il 2-0 prima della pausa ha chiuso ogni speranza di rimonta.