Calcio C, l'ex diesse Alfio Pelliccioni: «Il Cesena ha scelto Toscano per salire subito in B»

Se Monopoli è un nome che a Cesena, da un mese a questa parte, crea fastidiosi pruriti, per Alfio Pelliccioni è semplicemente la seconda casa. «O anche la prima - sorride l’ex direttore sportivo del Cavalluccio – dipende dai punti di vista. Ma diciamo che, dopo San Marino, è il posto nel quale ho lasciato il cuore». E soprattutto dove Pelliccioni è tornato da una settimana, dopo aver portato il Catanzaro fino a un passo (o a un minuto) dalla finale dei play-off: «Sono pronto a cominciare la mia terza avventura in Puglia, non sarà affatto facile visto che il Monopoli è reduce dal miglior risultato della propria storia». Ottenuto, appunto, un mese fa contro il Cesena nella mattanza dell’Orogel Stadium. Dopo l’esperienza in Romagna, Pelliccioni è tornato a lavorare nell’amato sud e in un girone C che conosce a memoria, come del resto Domenico Toscano e i primi volti nuovi scelti dal tecnico e dal Cesena per la prossima stagione.

Alfio Pelliccioni, cominciamo dall’allenatore. E’ l’uomo giusto, dopo il biennio con Viali, per provare a migliorare ancora?

«Sì, senza alcun dubbio. Mimmo l’ho conosciuto e l’ho avuto da avversario quando ero al Mantova e lui vinse il campionato alla guida del Novara. E’ l’allenatore ideale per provare a vincere un campionato, perché sa come si fa, essendoci riuscito in quattro città diverse. E’ esperto e ha il profilo e le caratteristiche giuste. Ho affrontato diverse volte le sue squadre, gioca sempre con un 3-5-2 facilmente riconoscibile grazie ad un’identità forte e spiccata: le sue squadre sono sempre aggressive e dinamiche. Mimmo è un uomo molto esigente, vuole i giocatori forti e non si accontenta mai. Punterà su giocatori prevalentemente esperti perché gli garantiscono maggiori certezze. Se vuoi lanciare i giovani e limitarti a crescere con il passare degli anni, non è l’allenatore ideale. Ma se vuoi vincere, allora Toscano è una garanzia. Quindi, se il Cesena lo ha scelto, è perché l’obiettivo è uno solo: vincere subito. Quando prendi un allenatore simile, lo prendi per vincere e non per lanciare i giovani».

Lei conosce molto bene Mario Mercadante, che è stato suo capitano a Monopoli e fino a 20 giorni fa anche uomo-simbolo della squadra pugliese. Che giocatore è?

«L’ho avuto con me per due anni ed è stato davvero un piacere. Mario è un professionista esemplare, un ragazzo che dà tutto sul campo, cattivo e affamato, che non si tira mai indietro. E’ un giocatore che prenderei sempre. Appena sono arrivato a Monopoli quest’anno, l’ho chiamato per confermarlo, ma lui mi ha detto che avrebbe voluto provare un’esperienza al nord e che non vedeva l’ora di cominciare. Può giocare anche a quattro, perché è nato come terzino sinistro e volendo sa fare anche tutta la fascia, ma a tre è l’ideale. In una squadra che vuole vincere il campionato non sarà mai l’uomo-copertina da 8 in pagella, ma uno di quei soldati affidabili e leali che non tira mai indietro la gamba e che non prende mai meno di 6».

Da Mercadante ad Albertini, che quest’anno ha sfidato con il Catania e che in passato si è trovato davanti da avversario quando l’esterno indossava la maglia della Virtus Francavilla.

«E’ uno dei giocatori che stavo prendendo un anno fa a Catanzaro, perché anche Vivarini giocava con il 3-5-2 come Toscano. E’ un esterno di fascia destra, ideale come quinto di centrocampo perché ha una grandissima gamba, ma è utile anche da terzino o da esterno alto. Quest’anno ha giocato 26 partite, dentro a una squadra di Toscano è ideale».

Per puntellare la difesa il Cesena vuole Kontek, che lei ha sfidato due anni fa.

«E’ un centrale difensivo molto forte sul piano fisico, a mio avviso un profilo da serie B. Se vuoi alzare il muro, è un’ottima scelta».

Secondo lei come si sta muovendo il Cesena dopo la delusione del mese scorso?

«Si sta muovendo bene e soprattutto velocemente, ascoltando il proprio allenatore».

Se lei dovesse acquistare un giocatore del Cavalluccio, su chi punterebbe?

«Andrea Ciofi. E’ un mio pallino, soprattutto in una difesa a tre. Ecco, se Andrea dovesse restare, con Toscano si troverebbe benissimo».

E dell’attacco del Cesena che cosa pensa?

«Se rimangono i giocatori sotto contratto, resta un parco attaccanti di primo livello. Se poi dovesse arrivare anche Corazza... So che piace molto a Toscano, con cui ha vinto la C a Novara e a Reggio Calabria. Beh, io lo conosco bene, è cresciuto nelle giovanili del Portogruaro quando io ero il direttore sportivo e nel 2010 vincemmo la C. L’ho sempre seguito, in questa categoria ti garantisce sempre un buon numero di gol e per questo lo prenderei subito».

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