Di quel Rimini non è rimasto più nulla, a parte la giovane promessa Gabbianelli che giocava negli Allievi e verso fine campionato si allenava con i più grandi perché già erano emerse doti superiori rispetto alla media.
Il dolce ricordo
Tra i biancorossi nell’annata 2009-10 c’era però anche l’attaccante Giacomo Tulli, che da gennaio è arrivato all’Imolese in prestito dalla Fidelis Andria e domani sarà uno degli ex di turno. Indimenticabile quel gol meraviglioso su assist di Di Piazza che il 6 dicembre 2009 permise di sbancare Verona con un sinistro vellutato dopo un controllo delizioso di destro dentro l’area: «È il mio ricordo più bello con la maglia del Rimini – riavvolge il nastro Tulli – all’interno di una stagione in cui terminammo al quarto posto e uscimmo ai play-off sempre contro i veneti. Un anno positivo che ricordo con piacere sia in campo sia per la piazza. Ero in prestito dal Vicenza, avevo 23 anni e sono cresciuto sotto tutti i punti di vista. C’erano giocatori d’esperienza e uomini spogliatoio come capitan Cardinale, D’Antoni e Regonesi, poi ricordo con affetto il rapporto con Melotti che mi aveva preso sotto le sue ali. Rammarico invece per l’epilogo (la Cocif lasciò e il Rimini fallì ripartendo poi dalla D con Amati ndr)».
Tulli poi ha girovagato giocandosi anche le sue chance in B con Vicenza e Trapani.
«Avrei voluto sfruttare meglio le occasioni per arrivare anche più in alto ma bisogna anche non dimenticare da dove si parte. Io sono cresciuto nella Fermana (l’attaccante è marchigiano doc, dove vive con la moglie e i due figli ndr), squadra in cui ho debuttato tra i professionisti».
Nel presente l’esperto centravanti classe 1987 ha a cuore la salvezza dell’Imolese.
«Con l’arrivo di Antonioli siamo più solidi e organizzati, ha portato spensieratezza e i frutti si stanno vedendo. Vogliamo riscattare il passo falso di domenica contro il Pontedera e rimetterci in carreggiata, abbiamo già conquistato tre vittorie di fila contro Olbia, Aquila Montevarchi e Ancona quindi possiamo ripeterci in questo rush finale, poi tireremo le somme».
Rispetto per il Rimini ma nessun timore perché i rossoblù vogliono raggiungere l’obiettivo salvezza e sono chiamati ad un unico risultato.
«Sarà l’ennesima battaglia, il fattore campo dovrà essere la nostra arma in più. Come vivrò la gara da ex? Anche se sono passati tanti anni, sono sempre partite particolari. Non temo il fatto che ci sarà più pubblico riminese. Per conquistare il bottino pieno comunque servirà un atteggiamento diverso rispetto Pontedera, dove sono mancate fame e cattiveria».
Tulli, che da quando è arrivato in rossoblù ha siglato una preziosa rete contro l’Ancona al 96’ che è valsa i tre punti, mette la squadra al primo posto.
«L’attaccante vive per il gol però conta la vittoria quindi non importa chi segna, poi se arriva il mio gol ancora meglio. Santini? I numeri parlano per lui, ha realizzato 15 gol ed è forte e pericoloso».