Un muro gialloblù, dentro e fuori dal campo. Ecco quello che si troverà davanti oggi l’Imolese, di scena alle ore 17.30 al Braglia contro un Modena che non vuole lasciarsi scappare nella sconfitta della Reggiana in casa della Fermana per festeggiare la promozione in B con due giornate di anticipo. Oltre 8.000 persone sugli spalti (una buona notizia per le casse dell’Imolese, alla quale spetta il 15 per cento dell’incasso) e la capolista al gran completo in campo: ecco i due ingredienti che fanno capire come la squadra dello squalificato Fontana (sostituito in panchina da Platone) si trovi davanti una missione fra l’improbabile e l’impossibile per chi ha vinto due sole partite nel girone di ritorno e fuori casa non brinda dal 16 ottobre ad Olbia, casualmente l’ultima squadra ad aver vinto al Braglia giusto un mese fa.
Tremolada, Mosti e Minesso con la variabili Azzi e Bonfanti: la lista dei pericoli per l’Imolese è lunga in un pomeriggio nel quale servirà un approccio alla gara decisamente diverso da quello di due settimane fa a Reggio Emilia dove il no-contest fu evidente da subito. Il Modena viene dalla sconfitta con la Pistoiese e da un +4 con la Reggiana che comunque, a 3 giornate dalla fine, garantisce una discreta tranquillità ai gialli di Tesser, che ovviamente non possono sbagliare quello che sembra un appuntamento già scritto con la vittoria.
Per l’Imolese, infatti, vale esattamente quanto era il piano pre-Reggiana: meglio non rischiare giocatori diffidati come Alessandro Lombardi in vista della partita con la Vis Pesaro di giovedì prossimo, ultima chiamata per sperare che la D non arrivi direttamente senza passare dai play-out. Proprio ragionando sulla gara di giovedì, probabile che ci siano minuti per Liviero in fascia sinistra così da mettere minuti nelle gambe dell’undici rossoblù, che è rientrato per uno spicchio di gara domenica con la Fermana.
Il copione che attende oggi l’Imolese sarà lo stesso già visto due settimane fa al Mapei Stadium: avversario che non può lasciare punti per strada, stadio pieno e colmo di entusiasmo per una partita che deve rilanciare dopo uno stop chi gioca in casa. Il finale sembra scritto: l’Imolese deve dimostrare soprattutto di avere ancora qualcosa da buttare sul piatto della bilancia in zona salvezza.
E chissà che oggi, dopo mesi nei quali si è fatto di nebbia, non ricompaia in tribuna anche il presidente dell’Imolese Antonio De Sarlo. In alternativa potrebbe presentarsi a Martorano dove la Primavera dell’Imolese si gioca la finale promozione con la Paganese: le probabilità di vederlo in tribuna sono più o meno le stesse che questa annata disgraziata possa finire con un sorriso.