Calcio C, Imolese: in attacco il piatto piange

Archivio

Dieci giornate. Una prima fetta di campionato buona per capire che ci sono due numeri che l’Imolese deve migliorare per poter sperare nella salvezza: numeri che sono entrambi nella zona destra della classifica, ovvero quelli dei gol segnati e dei gol subìti.
Le sole 6 reti segnate finora (3 Stijepovic, 2 De Feo ed una Fonseca) mettono infatti l’Imolese dietro la lavagna nel girone visto che solo la Recanatese ha fatto peggio dei rossoblù, segnando un gol in meno della squadra di Antonioli che se non altro ha massimizzato i propri hurrà visto che il solo rigore di Stijepovic non ha portato punti a Rossi e compagni. Dal ritorno in C della stagione 2018/2019, solo nella seconda stagione (iniziata con Coppitelli in panchina, poi proseguita con Atzori e conclusa con Cevoli) i rossoblù a questo punto del campionato avevano fatto peggio in zona gol finendo nel tabellino solo 5 volte con il primo successo che arrivò proprio a Fermo (dove i rossoblù giocheranno sabato) grazie ad una carambola di Sall.
Migliorare in avanti (dove servirà anche una mano dai centrocampisti) è una priorità al pari di riuscire a migliorare in difesa: la statistica dice che l’Imolese con 18 reti subìte ha la peggior difesa del girone ma il numero va letto “depurandolo” delle 7 reti subìte fra Cesena e Gubbio dove ci sono attenuanti “generiche” (la partita in dieci all’Orogel Stadium, i due gol a tempo scaduto al Barbetti) che condannano oltre i propri demeriti la truppa di Antonioli.
I 18 gol subìti rappresentano comunque il peggior dato statistico dal ritorno in C, essendo esattamente il doppio non solo rispetto all’anno dei miracoli di Dionisi ma anche a quello 2020/2021 che iniziò con Cevoli in panchina e proseguì poi con Catalano per concludersi con la triade Spagnoli-Mezzetti-Sintini.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui