Calcio C, Imolese: De Sarlo, il sindaco e il nodo-stadio

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Oltre 7 mesi dopo dalla prima volta, Antonio De Sarlo assieme alla moglie martedì pomeriggio ha risalito lo scalone del Comune per incontrare il sindaco Marco Panieri al quale si era presentato a fine luglio dopo aver acquistato l’Imolese. Al tavolo, oltre al sindaco ed al proprietario dell’Imolese, era seduto anche Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro che ha illustrato il progetto che la Lega sta portando avanti relativo alle possibilità, attraverso un partenariato pubblico/privato, di sfruttare il PNRR per riqualificazione degli stadi: «Il colloquio ora deve svolgersi fra l’amministrazione comunale e il club - dichiara il presidente della Lega Pro - noi come Lega abbiamo creato questa occasione per parlarne. Ho avuto una buona impressione: il Comune è in fase molto avanzata di lavori, ha idee di sviluppare e di interconnessione dell’area molto positiva, mi sembra che ci sia stata un’ottima interlocuzione fra le parti. Entro l’inizio del prossimo anno va presentato il progetto: forte radicamento territoriale e sociale con il calcio che deve essere un più, ecco quello che è la nostra idea. L’impianto sportivo deve diventare un nuovo livello di centralità urbana legato a digitalizzazione, transizione ecologica, inclusione che è uno dei punti chiave inteso come rapporto con altri sport ed integrazione nel territorio. Entro dicembre 2025 il progetto dovrà essere realizzato e completo ed entro il 2026 rendicontato a livello europeo per poter accedere alle risorse previste».

Ripensare gli stadi oltre la loro dimensione puramente calcistica: ecco quello che prevede un progetto nel quale il 49% delle spese è coperto attraverso i fondi del PNRR mentre la parte restante è a carico dei privati ed ecco che la questione si complica, vista la ritrosia (basti pensare alla sessione di mercato di gennaio “a costo zero”) dimostrata finora dall’attuale società ad investire sull’Imolese. Alle parole di Ghirelli fanno seguito quelle del sindaco Marco Panieri, decisamente cauto: «È stato un incontro molto informale: la Lega Pro ci ha prospettato delle proposte che vanno valutate, tutto quanto ci è stato presentato va verificato. Vorrei riordinare le idee e verificare nelle prossime settimane, ci sono tantissime casistiche possibili per accedere a questi fondi: in questo momento ho raccolto informazioni, è stato un incontro di una trentina di minuti, dobbiamo approfondire le opportunità che possono esserci». Insomma, il presidente Ghirelli ha presentato una opportunità che Imola e l’Imolese potrebbero provare a cogliere: non si può non pensare che se ciò fosse accaduto con la proprietà Spagnoli si sarebbe potuto riaprire la questione legata al nuovo stadio al Bacchilega (quella che nacque ai tempi della giunta Manca, collegato martedì in videoconferenza) mentre ora come ora pensare che la proprietà De Sarlo (isolatasi da tutto e da tutti mentre l’Imolese ed il suo “mondo” al Bacchilega annaspano verso la D) possa contribuire alla sistemazione del Galli pare qualcosa di lontano anni luce dalla realtà.

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