Calcio C, Imolese al via tra mille dubbi ma l’Alessandria è di pari livello

Calcio

Il campionato dell’Imolese comincia oggi alle ore 17.30 al Romeo Galli con l’inedita sfida contro l’Alessandria, retrocessa dalla B e che pensa ad una salvezza “sostenibile” esattamente come i rossoblù diretti da Antonioli. Sfida alla pari, almeno sulla carta per quelli che fra diversi mesi potrebbero essere punti importanti per restare lontano dai guai. Quella di oggi è la prima gara della nuova Imolese ad Imola, visto che in estate i rossoblù hanno giocato tutte le gare di preparazione in trasferta

Mauro Antonioli, questa settimana è finito il mercato: è stata costruita l’Imolese che si aspettava? E quali saranno secondo lei i punti di forza di questa squadra?

«So che è stato fatto il massimo e quando si fa il massimo non si può essere che contenti. Sicuramente ci sono tanti aspetti positivi. Ne cito uno: abbiamo tutti voglia di dimostrare il nostro valore».

Cominciare il campionato con una squadra rivoluzionata come l’Imolese è un bene o un male, pensando alla vostra condizione attuale?

«Sono tutte considerazioni giuste sia in bene che in male poi c’è il fischio di inizio e li le parole si dissolvono e contano i fatti».

Come arriva l’Imolese a questa gara? Cosa hanno detto le amichevoli che avete giocato?

«Arriva una squadra che ancora non si può considerare perfetta ma che ha voglia di diventarlo. Le amichevoli sono servite per conoscersi meglio e quindi hanno dato il risultato sperato».

Ci sono problemi di infortuni?

«C’è qualche problema che troverà soluzione dopo la rifinitura di domani mattina (oggi, ndr)».

A centrocampo mancherà Bensaja. Giocherà Zanon al posto di Bensaja? Ed in tal caso, come cambia il gioco dell’Imolese visto che Zanon è più incontrista?

«E’ una possibilità ma non l’unica».

Come stanno gli ultimi arrivati Zanini, Stjepovic, Castellano e De Feo? Quanti minuti hanno?

«È chiaro che non sono al massimo ma sono soddisfatto del loro stato di forma. Faranno parte della partita».

Attacco: due punte e un trequartista rappresentano una soluzione “sostenibile” per cercare di risolvere quello che sulla carta è il problema principale, ovvero quello del gol?

«Credo che non ci sia il problema del gol nel senso che c’è da mettere in campo i giocatori assecondando le loro caratteristiche. Il modulo non è predefinito ma nasce dalle attitudini dei calciatori».

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