Calcio C, il Rimini oggi a Santarcangelo contro la Clodiense alle ore 16.30

Il Rimini è chiamato a compiere ulteriori passi in avanti nell’amichevole in programma oggi pomeriggio allo stadio Valentino Mazzola di Santarcangelo (ore 16.30, ingresso libero) contro la Clodiense, formazione di Serie D. I segnali lanciati domenica a Padova sono stati positivi perché hanno fatto capire che la squadra di Gaburro se la potrà giocare contro chiunque senza sfigurare. «Nel complesso è stata una prestazione positiva - racconta l’allenatore dei biancorossi Marco Gaburro - non possiamo dare peso al risultato ma se fosse capitato tra un mese di perdere una partita del genere ci avrebbe dato molto fastidio. Sicuramente, il percorso di crescita passa soprattutto da confronti del genere». Impossibile fare confronti tra l’amichevole stravinta a Verucchio contro una formazione dilettantistica e il ko di misura con una pari categoria come il Padova, però ogni test ha lasciato a Gaburro spunti interessanti su cui riflettere e lavorare: «Giovedì a Verucchio siamo stati prevalentemente all’interno della metà campo avversaria, a Padova siamo stati a cavallo ma anche dentro la nostra. Nel secondo tempo di Verucchio abbiamo faticato a legare il gioco al cospetto di una squadra che stava bassa. Domenica invece avremmo potuto attaccare diversamente in fase di possesso per sfruttare gli spazi che ci venivano concessi, non siamo stati prontissimi a verticalizzare». Il Rimini, che finora è stato autore di un mercato di buonissimo livello, è pronto a recitare i panni di un’outsider fastidiosa. A Gaburro però non piacciono le etichette: «Quella di neopromossa ci sarebbe stata bene se avessimo confermato in blocco o quasi il gruppo dell’anno scorso. Il potenziale, invece, è completamente diverso, ovviamente in positivo, perché sono arrivati giocatori importanti per la categoria. Il percorso di conoscenza all’interno del gruppo sta proseguendo e a Padova non si è vista tutta questa differenza nonostante loro abbiano già una rosa consolidata da anni e abbiano fatto solo innesti mirati. Diciamoci la verità, in pratica il Padova non ha mai tirato in porta». Il Padova se la giocherà per vincere nel Girone A, mentre per quanto riguarda il Girone B, Gaburro la vede così: «Davanti a tutte ci sono Entella e Reggiana, poi, appena sotto, vedo il Cesena. Dopo di ché vengono tutte le altre squadre. Quale sarà il nostro valore lo dirà il campo, noi non abbiamo nessun obbligo se non quello di partire forte e consolidarci. Sicuramente, il fatto di avere già una rosa allestita al 90 per cento è ottima cosa, essendo noi una matricola. Stiamo già lavorando sull’identità. Sono contento dei ragazzi che ho a disposizione, la società conosce qual è il mio modo di giocare e sono arrivati giocatori mirati con le caratteristiche giuste. L’assenza dell’obbligo di giocare con gli under? E’ un privilegio per poche società in Serie C. Noi qualcuno comunque l’abbiamo e giocherà chi merita, come dovrebbe essere nel calcio: Pietrangeli, Galeotti e De Rinaldis potranno sempre lottare per una maglia da titolare». Gaburro mescolerà le carte sia oggi contro la Clodiense (torna Acquistapace, ancora in forse Mencagli) che sabato nel triangolare di Civitanova contro i locali e la Sambenedettese. L’obiettivo è dare tanti più minuti possibili a ogni giocatore, dunque chi partirà titolare giocherà almeno un’ora. Lo slittamento del campionato e la “sparizione” della Coppa Italia non piace a Gaburro: «A nessun allenatore, a meno che le loro squadre siano partite in ritardo oppure siano ancora indietro con il mercato. Non potremo fare altro che adeguarci alla situazione e andare avanti con il programma aggiungendo altre amichevoli».

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