Calcio C, il dottor Ilari e i 7 allievi:il Cesena eccelle sui libri

Giocare e studiare sono i due verbi principali che hanno scandito la nostra infanzia, due linee parallele destinate a non incontrarsi ma eventualmente a trovare un compromesso durante il faticoso percorso. Prima il dovere (cioè lo studio) e poi il piacere (cioè il calcio) è stata la colonna sonora dei pomeriggi trascorsi sui libri con i pantaloncini corti già indossati anche con due gradi sottozero e la borsa piena di sogni seminascosta nel baule dell’auto di famiglia pronta a sgommare. Nello spogliatoio del Cesena i libri trovano spazio ancora oggi, perché ci sono ben 8 calciatori iscritti all’università. O meglio, c’è un laureato che ha completato il proprio percorso superando anche gli scogli del corso magistrale e ci sono 7 compagni che si palleggiano tra primo, secondo e terzo anno a suon di sessioni e di esami.

Il professore

«La difficoltà più grande? Trovare la voglia di aprire un libro e di studiare anche dopo un allenamento difficile o magari durante un momento negativo della squadra, quando hai mille pensieri e non riesci proprio a concentrarti». Carlo Ilari ha 30 anni e una laurea magistrale in Scienze Economiche. E’ il professore del Cesena, un ragazzo non molto loquace ma che lascia il segno quando apre bocca: «Ho studiato Scienze Turistiche nei primi tre anni, dando esami in presenza e poi online – racconta il centrocampista – e poi ho concluso anche la magistrale laureandomi in Scienze Economiche. E’ stato un percorso difficile, al quale tenevo tantissimo fin dai tempi del Liceo Scientifico, dove andavo piuttosto bene. In quarta superiore avevo la media del 7 e nessun debito, poi l’Ascoli mi ha promosso in prima squadra e, pur con tantissime assenze, sono riuscito a diplomarmi».

Il calcio è naturalmente la vita di Ilari, ma parallelamente ci sono altre porte da scardinare: «Con questa laurea voglio tenermi aperte più soluzioni possibili, potrei anche insegnare ma al momento non è il mio obiettivo. Di sicuro aver chiuso l’università è stata una grandissima soddisfazione, perché fare un esame davanti ai professori, anche per chi è abituato a lavorare davanti a migliaia di persone, non è facile e soprattutto non è naturale come quando si ha la palla tra i piedi in campo».

Lavori in corso

Tra un mese Mattia Bortolussi festeggerà il primo anno di iscrizione a Scienze dell’Alimentazione, che il centravanti del Cesena scelse poco prima di prendere il Covid a metà della scorsa stagione: «In quelle settimane di quarantena ne approfittai per cominciare a studiare – spiega oggi – e per programmare i primi esami. La strada è ancora molto lunga, ma è un corso molto stimolante, soprattutto per un maniaco dell’alimentazione come me. Studio sempre al mattino e spesso nel giorno libero, mentre difficilmente mi metto sui libri dopo gli allenamenti. La difficoltà più grande? Beh – sorride – gli esami online non sono una passeggiata, perché anche davanti alla webcam siamo marcatissimi…».

Giulio Favale è partito prima dell’inseparabile amico di mille battaglie ed è arrivato al terzo anno di Economia e gestione delle imprese, mentre Demetrio Steffè è al secondo anno di Scienze della Comunicazione: «Entro fine gennaio – spiega Steffè – darò gli ultimi due esami, che sto preparando da un po’ in quanto abbastanza difficili. Certe materie e certi professori richiedono anche esercitazioni scritte, che poi risultano determinanti per alzare eventualmente il voto all’orale. Il mio non è uno studio costante e quotidiano, dipende anche dalla mia voglia, ma quando decido di studiare mi metto qualche oretta sul computer ed ascolto le videolezioni dei professori o scarico le slide. Dipende anche dalla difficoltà della materia, ma devo dire che il corso mi piace e soprattutto mi stimola tantissimo».

E’ al secondo anno di università anche Giovanni Nannelli, che studia Scienze Motorie, mentre Cesare Pogliano ha scelto Design e procede piuttosto spedito (terzo anno). Anche i più giovani Alessio Brambilla ed Alessandro Bizzini hanno scelto di continuare gli studi dopo il diploma: Brambilla è al primo anno di Economia e Commercio, il portiere ha optato per Economia Management e Marketing. Ancora alle superiori Lepri e i gemelli Shpendi (tutti in 5ª ragioneria) e Berti (in 4ª agraria).

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