Nicolò Gigli, com’è andato ieri il suo primo allenamento con il Rimini?
«Bene, le sensazioni sono subito state stra-positive. Il gruppo mi ha accolto alla grande e sono contentissimo di essere arrivato in una piazza storica e calorosa. La città mi piace, la società è seria e ambiziosa, di fatto come me. Ho visto subito molta foga in campo e giocatori forti con un ottimo potenziale: se faremo girare la ruota nel modo giusto ci potremo togliere numerose soddisfazioni. Non mi era mai capitato di giocare assieme a nessuno dei miei nuovi compagni, ma alcuni li ho affrontati da avversari nel settore giovanile della Fiorentina tipo Zaccagno e Rosso, oppure Tofanari lo conoscevo già di persona perché anche lui è stato nella viola seppur sia più piccolo di me (di due anni, Gigli è 1996, ndr)».
L’infortunio di Allievi sicuramente ha agevolato il suo arrivo ma i contatti con il Rimini vengono da più lontano...
«Sono iniziati a giugno, poi per un motivo o per l'altro la trattativa è andata in stand-by però Maniero e Cherubini mi hanno ricontattato la settimana scorsa. Ho avuto anche le proposte di Taranto, Pontedera, Alessandria e Potenza dove ero l’anno scorso, ma alla fine ho scelto Rimini».
Firenze, Lecce, Ternana, e appunto Potenza: lei è abituato alle piazze cosiddette calde...
«Nel settore giovanile della Fiorentina ho passato anni bellissimi, è stata un’esperienza formativa importante che mi ha insegnato, oltre a crescere, a pensare e agire come se fossi già tra i grandi. Le piazze spente non mi piacciono, il calore ti dà una spinta in più, io mi carico».
Lei è un difensore centrale molto strutturato: come si descriverebbe?
«Sono alto 1.94, peso 88 chili e sono abile nel gioco aereo. Ho forza fisica ma me la cavo con i piedi e sono favorevole, anzi mi piace molto, il gioco propositivo che sviluppa Gaburro».
Ha mai visto il Rimini all’opera?
«Ho seguito il derby con il Cesena e la vittoria casalinga di domenica con l’Olbia oltre agli highlights contro la Virtus Entella. Ripeto, c’è un grande potenziale. Ho notato un calcio propositivo , i miei compagni non hanno paura di fare la giocata e di andare a prendere alto l’avversario. Mi è piaciuta molto la personalità, altrimenti non vinci 2-0 a Chiavari...».
Come sta fisicamente?
«Mi sento bene, fino adesso mi sono allenato con un preparatore atletico e non ho sentito tanta differenza rispetto ai compagni».
Quali sono i suoi obiettivi?
«Spero di giocare il più possibile e magari raggiungere i play- off».
Sarà pronto eventualmente per esordire a Lucca?
«Devo riprendere i ritmi e conoscere i meccanismi ma mi metto a disposizione».