Calcio C, Ghinassi: "Cesena, hai un anno di ritardo sulla Reggiana"

Dopo il mercato comincia un nuovo campionato. Una frase che viene ripetuta spesso in questo periodo con gli ultimi giorni di trattative che si avvicinano mentre si continua a giocare: tocca a Filippo Ghinassi, ex direttore sportivo di Imolese e Juve Stabia che attualmente sta lavorando ad un progetto legato allo scouting (oltre ad una collaborazione esterna con il Floriana allenato da Atzori), fare il punto della situazione delle romagnole

Il Cesena ha un anno di ritardo

«Reggiana, Cesena e Entella in estate erano le migliori a livello di rosa e si sono confermate, anche se penso comunque che all’Entella manchi qualcosa rispetto alle altre. La differenza fra Reggiana e Cesena è che i romagnoli sono al primo anno di un progetto, visto che hanno rifatto completamente la squadra al contrario della Reggiana che ha invece inserito solo alcuni elementi su un telaio collaudato che l’anno scorso ha avuto la sfortuna di giocarsi la B con il Modena. La Reggiana ha dato continuità al progetto, il Cesena per fare la squadra ha dovuto prendere tantissime decisioni ed è difficile non sbagliare nulla: stanno viaggiando bene, il progetto ha logica ed un senso con un allenatore che ha vinto campionati ma si scontra con una realtà costruita bene che è al secondo anno di rodaggio e che ha aggiustato il tiro migliorandosi. La Reggiana ha esattamente la stessa media punti dello scorso anno a questo punto della stagione, ovvero 2.26 punti quindi sta fotocopiando la stessa annata. Quello del Cesena non è un compito impossibile, ma è molto arduo quando si rifà tutta la squadra vincere subito, si può fare ma è qualcosa di straordinario. Il Cesena ha una buona difesa visto che è seconda dietro la Reggiana, stanno facendo rumore i gol rocamboleschi ma la difesa ha elementi importanti mentre credo che in attacco manchi qualcosa nella produzione offensiva nonostante Corazza stia facendo un’ottima annata e ci sia la cooperativa del gol con 11 giocatori in rete. Cosa farei sul mercato? Per prendere certe decisioni oltre all’aspetto tecnico bisogna vivere l’ambiente quindi non mi esprimo».

Rimini, neopromossa di lusso

«Il Rimini ha il potenziale per centrare i play-off, in avanti ha Santini che è un giocatore che mi ha sempre fatto impazzire e Vano potrebbe essere un elemento che crescerà nel girone di ritorno e chi gli sta attorno beneficia del suo lavoro. Delcarro è un centrocampista che ha sempre segnato e comunque non è un caso che i numeri, i quali ritengo portino sempre la verità, dicono che i 31 gol del Rimini mettono la squadra di Gaburro al quinto posto. I biancorossi hanno tutto per andare ai play-off, nella classifica corta può capitare ci sia una flessione e comunque come primo anno da neopromossa credo davvero che il Rimini stia facendo una grande stagione visto che è subito dietro alle migliori squadre di questo girone. Per quanto riguarda il mercato, non aggiungerei giocatori ma ragionerei considerando che i play-off hanno un format impossibile per chi parte dai primi turni, tanto è vero che solo il Cosenza è riuscito ad arrivare in B partendo da dietro. Penso che si debba pensare che questa sia la prima stagione di un progetto per il Rimini quindi inserirei giocatori in un’ottica di lungo termine ovvero ragionando su elementi che possono restare in squadra per un paio d’anni, non prenderei giocatori tanto per provare ad arrivare quarti o quinti».

Imolese, si può fare

«In questo momento la componente emotiva è decisiva, quando sei dentro vieni travolto dalle emozioni e rischi di fare danni. Prima di tutto bisogna credere nella salvezza e ci sono due elementi che me lo fanno pensare: il primo è il format del campionato che impone comunque di mettersi dietro una squadra e poi giocarsela ai play-out facendo per esempio quello che fece il Fano nell’anno del Covid quando fece retrocedere il Ravenna partendo da penultimo quando invece i marchigiani sembravano una squadra morta e sepolta fino a metà gennaio. L’Imolese è ad un punto dal penultimo posto, ovvero ad un punto da questo scenario per cui ci deve credere anche perché, e siamo al secondo punto del mio ragionamento, la nuova proprietà ha inserito in questo mercato giocatori che per Imola erano impensabili. La proprietà ha investito davvero tanto, si sono create quindi le condizioni che possono portare ad essere ottimisti pensando al futuro dell’Imolese. La rivoluzione per vincere il campionato non è detto che paghi, in serie C».

Che bravi Canzi e Maraia

«La sorpresa del campionato è il Pontedera: Canzi è un allenatore davvero molto bravo che ad Olbia ha fatto molto bene e si sta confermando in Toscana. Moreno Zocchi si sta confermando una garanzia. Sta disputando un bel campionato anche la Lucchese, ero curioso di vedere Maraia fuori da Pontedera e devo dire che sta confermando quanto di buono aveva fatto negli anni scorsi».

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