Il clamoroso rigore subito come scintilla per la riscossa biancorossa. Quando nel calcio si dice che serve una scossa, ebbene c’è voluta una decisione a dir poco discutibile dell’arbitro Giuseppe Rispoli di Locri per risvegliare lo spirito di battaglia dell’undici romagnolo. Marco Gaburro la pensa proprio così, ma prima ha un pensiero speciale: «Lo spogliatoio voleva dedicare questa vittoria al nostro presidente che ha avuto un periodo difficile, un pensiero va anche ai tifosi della curva, sono stati eroici sotto la pioggia battente».
Poi via all’analisi: «È stata una partita molto difficile e lo sapevamo, dal punto di vista ambientale il Recchioni è un campo tosto. Primo tempo molto fisico, di impatto, bene dal punto di vista difensivo, ma sotto l’aspetto offensivo abbiamo sbagliato tanto negli ultimi trenta metri, facendo fatica a tener palla. In difesa ottima prestazione, sia di Zaccagno, sia di tutta la squadra perché comunque in questo momento siamo molto compatti».
È servito un rigore inesistente per cambiare le carte in tavola: «Proprio così, in avanti fin lì avevamo sbagliato tanto, poi quel calcio di rigore, è evidente che è stato un errore, ci ha sbloccato perché era un’ingiustizia chiara e grazie al fatto che siamo andati sotto la squadra si è tolta qualche peso di troppo. Ma si era visto già prima che avevamo preso in mano il centrocampo e si palleggiava con più sicurezza».
Calcio C, Gaburro: “Rimini, hai reagito a un’ingiustizia”
