Difficile trovare qualcosa che non sia andato per il verso giusto in un 5-0, ma Marco Gaburro qualche piccolo appunto ai suoi riesce a farlo: «Siamo partiti subito bene, abbiamo fatto gol quando dovevamo farlo e non abbiamo mai fatto tornare in partita l’avversario. Il tema della partita è stato non cedere terreno per non dare possibilità alla Vis di fare gol. Solo dopo l’infortunio di Piscitella, non avendo più cambi, abbiamo lasciato il finale con il palleggio a loro, questo è successo negli ultimi dieci minuti e avrei preferito non succedesse».
Si parla del turn-over in vista del match di mercoledì a Siena: «Nel secondo tempo non abbiamo speso tante energie. La Vis è un avversario che fa le proprie cose sempre, a prescindere dal vantaggio o dallo svantaggio. Il risultato non rende l’idea di quello che abbiamo fatto: sembrerebbe che hai battuto una squadra non competitiva, invece abbiamo fatto bene in tutte le fasi. Temevamo molto la Vis Pesaro perché è una squadra che palleggia molto sullo stretto, che ti fa spendere molte energie in pressing, ma noi quando riusciamo a trovare la giocata siamo sempre molto pericolosi. Qualcosina abbiamo concesso, però nel complesso è stata una partita importante».
A questo punto si fa interessante: «Questa vittoria, sommata alle partite con l’Olbia e con l’Alessandria, ci dà la consapevolezza di un potenziale che in casa riusciamo ad esprimere bene. Ma è presto, dobbiamo continuare a concentrarci sull’avversario. È un campionato dove chiunque batte chiunque. Devi avere la gioia quotidiana di lavorare, ti stai godendo il momento. Finché riusciremo a farlo e la nostra prestazione diventerà fiducia e non presunzione dobbiamo andare avanti il più possibile. Anche perché tra tre giorni cambierà lo scenario».
Ora il problema di Gaburro sarà quello di far capire ai suoi che formano una squadra forte, ma che se perdono il contatto con la realtà rischiano figuracce: «I ragazzi sanno che sono i migliori quando fanno determinate cose. Oggi (ieri, ndr) alla fine ho cercato di risparmiare anche qualcuno. Mercoledì ci sarà la possibilità di respirare un po’ perché noi dobbiamo andare a cento, devo capire chi potrò avvicendare».