Il danno e la beffa. Questa sera, nella pentola a pressione dello stadio Zaccheria di Foggia, si disputerà la finale di andata dei play-off, una partita che a un certo punto di questo mese, ripensando soprattutto a Lecco-Cesena di 9 giorni fa al Rigamonti-Ceppi, avrebbe dovuto rappresentare l’ultimo ostacolo per il tanto atteso ritorno in Serie B. E invece, dopo la tremenda eliminazione ai rigori di giovedì scorso, questa partita la giocherà il Lecco, che affronterà un’altra outsider come il Foggia, due squadre che in comune hanno solo lo status (nessuna era testa di serie dai quarti in poi) e soprattutto un lungo elenco di ex giocatori del Cesena, che per motivi diversi non sono mai riusciti ad imporsi o ad avere fortuna in Romagna. La beffa è proprio questa: a giocarsi la B ci saranno addirittura 9 ex bianconeri tra meteore, giocatori scartati e baby allontanati dal fallimento di cinque anni fa.
Qui Foggia…
Fa un certo effetto metterli tutti insieme, partendo da una difesa dove ci sono ben tre giocatori rossoneri che per motivi diversi a Cesena non hanno lasciato tracce. Il capitano del Foggia, ad esempio, è Alessandro Garattoni, nato a Cesena il 23 gennaio 1998 e cresciuto proprio nel settore giovanile bianconero, dove ha indossato tutte le maglie fino alla Primavera. Nell’estate 2017 partecipò al ritiro ad Acquapartita agli ordini di Andrea Camplone, ma ad agosto venne prestato in D all’Imolese. Il contatto (e il contratto) tra Garattoni e Cesena si interruppe nell’estate del fallimento, quando il velocissimo esterno basso venne tesserato dal Crotone, che poi lo prestò di nuovo all’Imolese, con cui Garattoni ha disputato due eccellenti campionati di C. Da due anni è uno dei leader del Foggia, con cui in questo campionato ha segnato ben 8 gol. La rete più importante del play-off del Foggia porta invece la firma di Ivan Kontek, scartato a gennaio dal Cesena, dove non era riuscito a inserirsi negli ingranaggi difensivi di Toscano: è stato proprio il difensore centrale croato a firmare il gol del 3-0 contro l’Audace Cerignola che ha permesso ai pugliesi di strappare il pass per i quarti di finale. Al suo fianco, nel girone di ritorno, ha spesso giocato Christian Rutjens, ex meteora bianconera ai tempi della Serie D con Beppe Angelini e arrivato a Foggia nell’ultima sessione di mercato. Dalla difesa al centrocampo. Anche qui ci sono due ex bianconeri ben poco rimpianti che hanno segnato due gol decisivi nei play-off: Giovanni Di Noia, a Cesena in B nel 2017-2018, aveva firmato il gol-qualificazione al secondo turno contro il Potenza, mentre Davide Petermann, dinoccolato regista del Cesena di Viali nel 2019-2020 e messo in naftalina dall’arrivo di Davide Di Gennaro, aveva inaugurato il Luna Park di gol della semifinale di andata allo Zaccheria, terminata 2-2 contro il Pescara.
…a voi Lecco
I quattro ex del Lecco sono tornati a Cesena proprio giovedì scorso e due di questi hanno eliminato i bianconeri: Riccardo Melgrati a suon di parate, Nicolò Buso con il gol decisivo che ha permesso ai lombardi di prolungare la partita e di arrivare ai calci di rigore. Il portiere arrivò in Romagna 11 anni fa da giovanissimo, venne mandato in prestito per diversi anni e tornò come terzo portiere nella stagione che ha preceduto il fallimento, al termine della quale il nipote d’arte Buso se ne andò all’età di 18 anni, dopo tanti gol realizzati in Primavera, per passare alla Roma. Gli altri due ex del Lecco sono più freschi: Carlo Ilari e Francesco Ardizzone. Il primo, out nelle due semifinali, veniva da una stagione complessivamente deludente al netto dei 4 gol realizzati, mentre il secondo (squalificato al Manuzzi ma presente in tribuna) ha “vendicato” i tanti fischi presi un anno fa, quando era uno dei giocatori più utilizzati da Viali a centrocampo.