Calcio C, Fermana e Riolfo: doppia bestia nera per il Cesena

Quando Aimo Diana, al minuto 92 di Reggiana-Cesena di domenica, ha fatto alzare dalla panchina del Mapei Stadium anche Samuele Neglia, probabilmente ci siamo fatti tutti le stesse domande. La prima: ma che senso ha così tardi? La seconda: quanto può essere qualitativa e profonda la rosa di una squadra che può permettersi di mandare in campo Neglia solo nell’ultimo minuto di recupero nella sfida tra prima e seconda della classe?

Nello scorso campionato, Samuele Neglia è stato il grande protagonista del doppio incrocio tra Cesena e Fermana, che tornano a sfidarsi domani in una sfida tutt’altro che banale e scontata. Nella gara di andata al Manuzzi cancellò la vittoria del Cavalluccio nel finale con un gol superbo da fuori area, mentre al ritorno spaccò lo 0-0 fornendo l’assist del vantaggio allo scatenato Simone D’Anna, autore della doppietta decisiva. Oggi il funambolico attaccante tascabile gioca nella Reggiana e domani non sarà più un rebus per il Cesena, che dovrà invece guardarsi con grande attenzione da una specie di bestia nera: la Fermana.

Zero vittorie

Da quando il Cesena è tornato tra i professionisti, cioè negli ultimi due campionati di C, la squadra marchigiana è imbattuta contro la Romagna bianconera. Esattamente due anni fa (3 novembre 2019), sotto la pioggia copiosa del Recchioni, il Cavalluccio sfiorò il successo al termine di una gara rocambolesca, durante la quale Butic su rigore e Rosaia da fuori area ribaltarono il vantaggio di Maistrello. Lo stesso panzer gialloblù firmò nella ripresa il gol del provvisorio 2-2 prima dell’eurogol di Mimmo Franco, che infilò la palla all’incrocio con un missile da 30 metri. Sembrava fatta, ma l’innocua punizione del carneade Molinari nel finale beffò Agliardi e scrisse il 3-3 finale, un risultato che inaugurò comunque il momento migliore del Cesena di Modesto, capace di raccogliere 7 punti nelle tre gare successive prima dell’imbarazzante 0-4 contro il Fano. Anche un anno fa la sfida di andata contro la Fermana si è giocata a novembre e ha inaugurato il miglior momento del Cavalluccio: prima il rapinoso vantaggio di Bortolussi dopo uno schema da calcio d’angolo e poi, quando ormai sembrava fatta, un’altra beffa: la folgore di Neglia sempre nel finale (1-1). Andò peggio il 3 marzo di quest’anno al Recchioni: la già spoilerata doppietta di D’Anna, il colpo di testa di Sorrentino e il 2-2 di Nanni annullato per un fuorigioco inesistente al 93’. Decisamente più dolorosa fu invece la prima sconfitta rimediata al Recchioni dal Cesena, per la quale bisogna tornare indietro di 21 anni e mezzo: era il 2 aprile 2000 e il gol di Rutzittu inaugurò il tremendo finale di stagione della squadra di Nicoletti, poi rimontata e retrocessa allo spareggio con la Pistoiese. All’andata (toh, di nuovo a novembre, anno 1999) si è materializzato l’unico successo del Cesena in campionato contro il club marchigiano: 1-0 con gol-vittoria di Baronchelli.

Ruolino e Riolfo

La Fermana che domani salirà al Manuzzi è una squadra in grande salute, che nelle ultime quattro giornate ha conquistato addirittura più punti del Cesena (9 contro 8) battendo Ancona in trasferta e le toscane Pontedera e Pistoiese in casa. La svolta gialloblù ha un nome e un cognome: Giancarlo Riolfo. Da quando il club marchigiano gli ha affidato la panchina dopo l’esonero di Domizzi la musica è cambiata: in dieci giornate la Fermana ha conquistato 14 punti (10 nelle ultime 5 gare) e viaggia a una media da play-off. In casa è imbattuta, mentre fuori casa ha vinto solo allo stadio Del Conero perdendo tutte le altre gare. Lo stesso Riolfo è un allenatore che da queste parti evoca pessimi ricordi. Due anni fa, quando guidava il Carpi, ha sempre battuto il Cesena: 4-1 al Cabassi e 0-1 al Manuzzi. Domani le bestie nere saranno due.

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