Calcio C, è il momento magico del Rimini

Ci voleva l'amuleto Vis Pesaro per sbloccare Andrea Delcarro. Il centrocampista col vizietto del gol (12 nella stagione 2019-2020 in serie D con la maglia del Cavina) domenica ha realizzato la rete del momentaneo 3-0 confermando la personale tradizione positiva contro i marchigiani. Proprio alla Vis Pesaro, infatti, Delcarro aveva segnato anche nell'ultima gara della regular season della passata stagione, quando finì 4-0 con addosso la maglia dell'Ancona. «Mi porta bene – sorride il centrocampista classe '93 – ma prima di tutto sono contento per il risultato della squadra nel derby perché ci tenevamo a vincere e siamo stati bravi a indirizzarla subito».

Il gol è una ciliegina sulla torta dopo l'ennesima prestazione top del roccioso e inaffondabile polmone d'acciaio. «Le mie caratteristiche principali sono quelle di inserirmi e andare in area, per fortuna in squadra abbiamo tanta qualità. Mi aspettavo quell'assist di Gabbianelli, ho attaccato lo spazio e sono stato anche fortunato che la palla sia passata proprio sotto le gambe del portiere: sulla catena di destra ha funzionato tutto alla perfezione. Comunque il gol mi mancava perché sono costantemente dentro l'area, logicamente sono sono contento e lo dedico a mio figlio Edoardo che ha tre mesi e mezzo».

Quattro reti in venti minuti, in sostanza una furia contro la malcapitata Vis Pesaro. Ma non è nemmeno la prima partenza razzo, basti pensare alla trasferta di Gubbio oppure alle volte che il Rimini l'ha sbloccata presto come contro San Donato Tavarnelle, Entella e Olbia. «Siamo un grande gruppo già dal ritiro, come una famiglia. Siamo tutti sul pezzo e ognuno può dare il suo contributo. Seguiamo le idee dell'allenatore e i risultati si stanno vedendo. Il campionato è ancora lungo ma non possiamo fermarci, dobbiamo cercare di fare più punti possibili».

Nonostante il 4-0 il Rimini ha continuato a giocare come se nulla fosse, a parte nei dieci minuti finali quando ormai la testa era già a Siena. «E' la mentalità che ci ha dato l'allenatore, dobbiamo andare più forte possibile. Anche all'intervallo, nonostante avessimo un largo vantaggio, ci siamo detti di proseguire».

Senza dimenticare la splendida cornice con quasi 3500 persone. «Siamo contenti, dobbiamo creare entusiasmo nella piazza, ringraziamo chi ci segue sempre e puntiamo a portare sempre più tifosi dalla nostra parte».

Domani l'insidiosissima trasferta contro un Siena ferito dalla sconfitta in casa della Torres. «Affrontiamo una squadra forte e di blasone che avrà il dente avvelenato. E' un test importante per sapere a che livello siamo, i bianconeri hanno giocatori che hanno militato in serie A, li rispettiamo ma non abbiamo paura di nessuno e andremo là per fare la partita e giocarcela».

In un Rimini all'apparenza così perfetto cosa c'è da migliorare? Forse le reazioni in caso di svantaggio. «Abbiamo tante potenzialità e margini di miglioramento, per fare risultato servono partite perfette. Sperando che il Siena non segni per primo, nel caso dovremo essere bravi a non sbilanciarci e dimostrarci una squadra matura, in grado di andarla a pareggiare e magari vincerla».

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