Calcio C, Chiuso il tour de force contro le big, il Cesena vuole fare il pieno contro chi lotta per la salvezza

Vigilia di Virtus Entella-Cesena, parola a Mimmo Toscano: «Gli scontri diretti ti aiutano a capire il valore degli avversari, ma i campionati si vincono nelle partite dove ti sembra tutto scontato». Da sabato all’ultima giornata di andata, in programma il 17 dicembre, questa frase si candida a diventare la colonna sonora del Cesena. L’incrocio di domenica scorsa contro l’Ancona ha chiuso definitivamente la saga degli scontri diretti, che ha caratterizzato soprattutto l’ultimo mese, durante il quale Ciofi e company hanno affrontato in rapida successione Reggiana, Fiorenzuola, Montevarchi, Gubbio, Virtus Entella e Ancona. In queste sei giornate c’erano un imbucato (il Montevarchi, asfaltato in meno di un’ora al Brilli Peri) e cinque dirette concorrenti, come spiega la classifica attuale: Reggiana, Fiorenzuola, Gubbio, Entella e Ancona sono 5 delle otto formazioni racchiuse in appena 3 punti assieme al Cesena, al Siena e alla Carrarese.

Si salvi chi può

Dal viaggio allo stadio Nespoli in programma sabato alle ore 14.30, per il Cavalluccio cambierà completamente la prospettiva in almeno quattro partite su cinque. Nel giro di tre settimane il Cesena sfiderà quattro avversarie che ristagnano in zona rossa e che puntano innanzitutto a salvare la pelle in classifica: il tour comincia da Olbia, poi prosegue la settimana successiva al Manuzzi contro la matricola San Donato Tavarnelle prima di chiudersi al Benelli di Pesaro e all’Orogel Stadium contro l’Alessandria. Quattro «testacoda» ai quali va aggiunta la partita-trappola di martedì prossimo al Porta Elisa, nella tana di una Lucchese solida e brava a conquistare già 21 punti, ma sconfitta tre volte nelle ultime quattro giornate e scivolata ora al 10° posto.

Numeri e precedenti

Da quando il Cesena ha cambiato registro e anche marcia, contro le cosiddette “piccole” si è sempre ben comportato e soprattutto ha sempre vinto: 2-0 alla Recanatese, 4-0 all’Imolese e 3-0 a Montevarchi. Ci sarebbe anche l’1-1 al Manuzzi contro un Pontedera che boccheggiava, ma oggi i toscani sono in striscia positiva da sei giornate e in quel piovoso (e stregato) sabato di settembre la Romagna bianconera sprecò l’impossibile e venne condannata solo da un gol tanto episodico quanto fortunoso. Insomma, da quando è cambiato il vento, il Cesena non ha mai tradito contro chi lotta per salvarsi, mentre in precedenza aveva completamente bucato la partita di Fermo, contro una squadra che prima e dopo non ha mai più vinto. Escludendo la Lucchese, il rendimento delle prossime quattro avversarie del Cesena è abbastanza simile: l’Olbia staziona al penultimo posto in classifica, ha vinto solo due partite su 14 (la prima nella giornata inaugurale, unico successo casalingo) e ha già perso quattro volte davanti ai propri tifosi, incassando addirittura 12 gol in 7 gare (nessuno ne ha incassati di più in casa). Il San Donato Tavarnelle domenica ha bloccato l’Entella sull’1-1, ma resta ancora ultimo con 9 punti e con un solo successo all’attivo, ottenuto a Sassari alla 2ª giornata, al quale sono seguiti solo 5 punti in 12 turni, anche se da tre giornate i toscani non perdono e sabato andranno a Gubbio. A dicembre ci saranno anche Vis e Alessandria: a Pesaro, dopo una buona partenza, la vittoria manca da 7 giornate mentre il gol è tornato domenica dopo 6 partite a digiuno; i grigi vanno meglio fuori che in casa, ma non sono ancora riusciti ad abbandonare la zona play-out dopo la retrocessione e il robusto ridimensionamento dell’ultima estate.

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